di Simonetta Ieppariello
Settanta giordi di agonia. Settanta giorni di lotta e sofferenza per sopravvivere. Poi, la morte. E' stata aperta un'inchiesta aperta sulla morte di Giovanna Clemente travolta da un'auto nel pomeriggio del 2 gennaio scorso.
Venne ricoverata nell'Ospedale SS.Anna e Sebastiano di Caserta. I medici hanno fatto di tutto per salvarla. Purtroppo per la giovane donna di Roccabascerana non c'è stato nulla da fare. La giovane camminava a piedi lungo la provinciale che da Ciardelli conduce a Roccabascerana. Era diretta al posto di lavoro. Poi quel tragico destino.
Giovanna venne investita da un'autovettura condotta da una donna del luogo. Un impatto violentissimo. Poi i momenti concitati dei soccorsi, l'arrivo dei sanitari a bordo dell'ambulanza a sirene spiegate. Giovanna fu trasportata all'ospedale Rummo di Benevento. Qui i sanitari si resero subito conto della gravità delle condizioni. Venne trasferita a Caserta.
Ci furono i giorni dello strazio e delle polemiche. La risonanza magnetica fuori servizio al Rummo, secondo i genitori, causò un ritardo della diagnosi. I familiari di Giovanna Clemente hanno presentato denuncia alla Procura della Repubblica di Avellino che ha posto sotto sequestro la salma che si trova nell'obitorio dell'ospedale di Caserta in attesa che venga nominato nelle prossime ore un medico legale per effettuare l'esame autoptico. L'avvocato Parrella legale dei familiari punta a fare chiarezza.
