Emergenza idrica, in piazza esplode la protesta delle mamme

Flash mob in piazza San Michele a Solofra

Solofra.  

"Acqua e verità". E' quanto hanno chiesto le tante donne e mamme che questo pomeriggio si sono ritrovate per un flash mob. L'obiettivo: protestare contro i disagi legati all'emergenza idrica. Quasi tre anni dalla chiusura di due pozzi dell'acquedotto comunale. La falda è risultata contaminata da tetracloroetilene. Di risposte e soluzioni poche ma tanti disagi. Ancora fermo l'intervento di caratterizzazione senza il quale non si può mettere mano alla bonifica. A complicare ulteriormente la situazione la chiusura, sempre a causa del tetracloroetilene, di numerosi pozzi utilizzati dalle aziende conciarie per attingere l'acqua necessaria per mandare avanti la produzione. Le concerie si sono allacciate alla rete idrica comunale. Il risultato è stato che i livelli dei serbatoi dell'acquedotto comunale con sempre maggiore frequenza scendono al di sotto dei livelli di guardia. E le zone alte del territorio per molte ore al giorno restano senz'acqua. E lo stesso vale per chi abita ai piani alti dei palazzi. Oggi, dunque, la protesta ha preso corpo con cartelli e cavatappi per dire basta ai disagi. “Noi non siamo contro nessuno, ci tengono a precisare le manifestanti, ma non è possibile andare avanti in questo modo”. “A casa mia, racconta una delle donne scese in piazza, l'acqua va via poco dopo le tredici e ritorna alle sette del mattino dopo. E' un disagio incredibile”. Ed un'altra: “C'è la necessità di togliere l'acqua ma almeno avvisateci. Invece no, l'acqua viene tolta e basta. In questo modo io ho già rotto una lavatrice”. E quindi ? “E quindi ci devono dire l'acqua dove va, che fine fa. Noi le bollette le paghiamo regolarmente ed il servizio? L'acqua dove sta?”. Dopo il raduno in piazza S. Michele i manifestanti si sono spostati davanti alla fontana dei quattro leoni. Nei giorni scorsi l'amministrazione comunale, proprio a causa della mancanza di acqua, ha “tappato” due delle quattro bocche dei leoni. Davanti alla fontana i cittadini hanno tirato fuori i cavatappi. “Non servono tappi, spiegano, servono risposte. Questa emergenza va affrontata e risolta una volta per tutte”. Poi tutti in consiglio comunale. Si doveva parlare di emergenza idrica ma i consiglieri di maggioranza non si sono presentati, il sindaco Michele Vignola e la delegata all'ambiente erano a Montoro per partecipare ad un convegno con il vicepresidente della Regione Fulvio Bonavitacola, e la seduta è andata deserta. La discussione però è solo rinviata. Si torna in consiglio il venti settembre ed il “popolo dei cavatappi” promette che anche in questa data sarà presente nell'aula consiliare per continuare a chiedere: “acqua e verità”

G.A.