"Per sempre con noi. Antonio è qua e canta con gli ultras"

I funerali a Sant'Angelo dei Lombardi nel giorno del lutto cittadino

Sant'Angelo dei Lombardi.  

Un silenzio assordante. Poi gli applausi e quel lamento sommesso di una madre disperata. Oggi è lutto cittadino a Sant'Angelo dei Lombardi per la morte prematura del piccolo e gioioso Antonio Castellano. Mamma Carmela a stento si è retta in piedi dopo i giorni terribili dell'attesa di un funerale dopo una disgrazia infinita.
C'erano davvero tutti a salutare il piccolo angelo, sfilatino come amava chiamarlo qualcuno.

Tutto il paese ha voluto partecipare, dai parenti, all'amministrazione comunale, ai compagni dell'Istituto Alberghiero di Lioni, ai migranti ospitati nel centro Sprar, fino ad arrivare ai compagni di sport di Antonio della S.S.G. Siconolfi, la squadra di Sant'Angelo dei L. e i Bad Wolf Ultras di Avellino.
Davanti all'altare della Cattedrale gremita all'inverosimile, una piccola bara bianca ricoperta di fiori e bandiere delle squadre preferite di Antonio: l'Inter e l'Avellino. 
I funerali sono stati concelebrati dal Vescovo Don Pasquale Cascio insieme a Don Piero Fulchini che hanno ricordato un ragazzo vispo e amico di tutti.
Il Vescovo si è rivolto alla madre del piccolo Antonio, rivolgendole dolci parole: "Cara mamma, fino ad ora tu sei stata per Antonio la palpebra che protegge e nutre la pupilla, da oggi sarà Antonio a proteggere te. Così come diciamo che il cuore di Antonio si è fermato in questa vita terrena, con la stessa certezza diciamo che è tornato a battere nel Regno di Dio".
Al termine della celebrazione la piccola bara bianca è stata accolta all'esterno da un lunghissimo applauso, tanti palloncini hanno accompagnato quel feretro. "Per sempre con noi", recitava uno striscione con impresso il volto di quel ragazzino gioioso. Inoltre i compagni  della S.S.G. Siconolfi, con le loro magliette nere con al centro una stella bianca, hanno intonato un coro ad alta voce: "Antonio è qua e canta con gli ultras", mentre la bara si avviava verso il suo ultimo viaggio. I parenti hanno voluto che il piccolo per questo suo ultimo viaggio verso l'eternità indossasse la divisa della scuola alberghiera che frequentava con la solita spensieratezza e gioia che contraddistingueva il suo carattere. Dentro la bara un pallone. Perchè quello resterà il grande sogno di quel bimbo bellissimo, diventare un campione. Ora, chissà, starà giocando a calcio con gli angeli. (foto tusinatinitaly.it)

Simonetta Ieppariello