La pittrice irpina flumerese Antonietta Raduazzo Martino incanta Gesualdo nella chiesa S.S. del Rosario. "In tanti - scrive Carmine Martino- stanno visitando la mostra, compreso i ragazzi delle scuole non solo del posto, ma anche dai complessi scolastici dei paesi del circondario. Numerosi i quadri esposti, che, con i loro colori riempiono di luce una navata centrale della chiesa, con lo sfondo un altare in stile barocco."
Così scrive sempre Martino, sintetizza le opere esposte dall’artista il critico d’arte Angela Paganelli: "Nelle opere di Antonietta Raduazzo Martino si rivela una spontaneità descrittivistica che si caratterizza nella freschezza del cromatismo vivace e in stesure che accompagnano il disegno essenziale e volutamente negligè. La pittrice, infatti, intende avvicinarsi all’ambiente circostante con gusto prevalentemente ingenuo in aderenza agli oggetti semplici e quotidiani che fanno parte del nostro mondo e quindi che ci sanno parlare in un lessico familiare, ridestando in noi i ricordi di sensazioni recepite dal contatto con la natura. Per la Raduazzo Martino è importante accostarsi in piena unità agli elementi naturali, coglierne il messaggio profondo di fecondità vitale, la sua generosità ispirativa nell’offrire immagini ricche di carica sentimentale. Dietro a questa ragione si muove così il motivo dominante della natura morta e delle composizioni floreali come stimolo per il fruitore conoscere la natura in un rapporto più immediato e in un linguaggio spoglio di sovrastrutture intellettualistiche. La facile comunicabilità rappresenta per Antonietta Raduazzo Martino, un vero impegno artistico oltreché una necessità morale di stabilire con gli altri un dialogo continuo."
Interesse specifico, mostrato da parte dei visitatori della mostra, sono stati due quadri esposti ambientati al medio oriente, dove l’artista ha soggiornato in vari periodi.
Gianni Vigoroso