La CGIL e la FILLEA, di fronte all’ennesimo incidente mortale verificatosi a Montella, ove ha perso la vita, un lavoratore cinquantenne padre di due figli, esprime la vicinanza alla famiglia del lavoratore ed anche ai colleghi di lavoro. La CGIL e la FILLEA auspicano piena luce, su quanto accaduto. "Dalle verifiche effettuate presso la Cassa Edile emerge che il lavoratore risulta dipendente dell’impresa appaltatrice e non dell’impresa esecutrice dei lavori, a tale scopo richiediamo tutti gli accertamenti volti a chiarire la condizione e l’inquadramento del lavoratore scomparso. La CGIL e la FILLEA ribadiscono quanto segue: Costituzione di parte civile nel processo così come ribadito a livello Nazionale, riteniamo maturo il tempo per la introduzione negli incidenti mortali sul lavoro, del reato di omicidio colposo perché tale è l’accaduto di oggi a Montella. Inoltre, riteniamo inaccettabili, le conclusioni del Governo, in merito al varo della legge sugli appalti, ove si continua a favorire la pratica del sub-appalto, assieme alla finta eliminazione del massimo ribasso, male antico, che convive con la illegalità e l’assenza delle condizioni di dignità e di sicurezza del lavoro. La CGIL e la FILLEA, fanno appello alla sensibilità del Prefetto di Avellino richiedendo la convocazione immediata del tavolo, (a suo tempo costituito) per discutere dello stato e delle condizioni del lavoro e della sicurezza nella nostra Provincia. Nella nostra Provincia non è consentito a nessuno di abbassare la guardia su questi temi, e la tragedia di Montella richiama a tutti all’impegno ed alla responsabilità, da parte nostra continueremo giorno dopo giorno ad attenzionare e denunciare le anomalie ed anche le eventuali responsabilità".
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