Il Giudice Pasquariello: "Ciampi non è morto sul lavoro"

"Ma per la pazzia forsennata di un folle che va punito"

"Non ho fatto in tempo a conoscere Ciampi, ma da sempre ne ho apprezzato le sue qualità note a tutti. "

Fontanarosa.  

 

"Le morti sul lavoro sono ben altre, penso ad un incidente in un cantiere o sulla strada, ma la tragica fine di Fernando Ciampi, ritengo che sia stata provocata solo dalla mano di un folle. Un delitto ad opera di un pazzo forsennato da punire." Ad affermarlo durante la commemorazione del Magistrato di Fontanarosa, ad un anno dalla strage di Milano, è il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Torino Agostino Pasquariello, un altro irpino, figlio di questa terra, che opera con grande dedizione, umiltà e professionalità al servizio dello stato. Doti che ha mostrato nelle sue parole semplici e dirette, rotte dalla commozione nel corso del suo intervento.

"Non ho fatto in tempo a conoscere Ciampi, ma da sempre ne ho apprezzato le sue qualità note a tutti. Un Giudice semplice e onesto, che è morto con la carta in mano, espressione di uno spirito di servizio incondizionato. Mi ha colpito questo da sempre di lui." 

"Il Magistrato Fernando Ciampi nasce a Fontanarosa il 18 giugno 1943. Figlio del medico condotto del paese riceve una educazione austera e rigorosa. Era un Giudice rigoroso, determinato, integerrimo - si legge nell'opuscoletto distribuito durante la cerimonia - grande lavoratore. Era diretto nei modi, non certo cerimonioso. Un giornalista ha scritto di lui: "aspro con i furbi e gli incompetenti, dialogante e generoso cin i preparati e gli onesti." Coglieva i punti essenziali del problema e andava dritto alla soluzione."

 

Gianni Vigoroso