Ha raccontato ai piccoli alunni degli istituti scolastici di Flumeri, Villanova del Battista e Zungoli, la sua esperienza al Cara di Mineo, a Catania in Sicilia, un luogo abitato solo da profughi, un centro d'accoglienza che a marzo di un anno fa ospitava ben 3.219 persone, contro i 2.000 posti disponibili e che attualmente ne accoglie migliaia richiedenti asilo e al Cie, il Centro d’identificazione ed espulsione di Isola Capo Rizzuto a Crotone, altra struttura caldissima sotto il profilo dell’ordine e sicurezza pubblica.
Maria Felicia Salerno dirigente del Commissariato di Polizia di Ariano Irpino, in servizio da oltre un anno sul tricolle, nel suo intervento puntuale ha messo bene a fuoco quelle che sono le problematiche dell’emergenza profughi in Italia, mostrando grande umanità e senso di accoglienza.
Ha parlato anche della realtà locale, in modo particolare Flumeri, dove grazie ad una gestione attenta ed oculata non si registrano fino a questo momento problemi di ordine pubblico. I controlli nelle strutture sono assidui e vi è la massima collaborazione da parte di gestori e cooperative. Alunni silenziosi, educati, attenti e incuriosito in sala, ad ascoltare le sue parole.
“Emergenza profughi, rifugiati, migranti, accoglienza. Problema o risorsa?” Questo il tema del Convegno Studi. “La risposta, ha detto il dirigente Salerno, rivolgendosi ai ragazzi – l’avete data voi, attraverso i disegni e le parole in questo momento tristissimo per l’umanità.” Un messaggio dunque di solidarietà, pace e fratellanza quello partito da Flumeri, un segnale di speranza in sintonia con il grande monito di Papa Francesco, che si appresta a celebrare il rito del Giovedì Santo fuori Roma con la lavanda dei piedi a 12 profughi del Cara di Castelnuovo di Porto.
Gianni Vigoroso