Bilancio al Comune di Quindici, i sindacati: confronto negato

La nota di Fp Cgil e Uil Cgil che chiedono una convocazione con il giusto preavviso

Quindici.  

Confronto sul bilancio tra amministrazione comunale di Quindici e sindacati saltato, la nota di Fp Cgil e Uil Fp.

«Spiace aver dovuto verificare l’atteggiamento di codesta Amministrazione che, pur avendo regolarmente ricevuto la richiesta di attivazione delle relazioni sindacali in riferimento alla informativa dell’1 febbraio, in data febbraio u.s., ha ritenuto di dover convocare le Organizzazioni Sindacali soltanto in data 10 febbraio per il giorno successivo “stante la ristrettezza dei termini fissati per l’approvazione dell’ipotesi del bilancio stabilmente riequilibrato”.

Un’amministrazione che voglia confrontarsi seriamente con il sindacato su una materia così delicata e che, peraltro, potrebbe incidere sui livelli occupazionali, non attende il giorno precedente la scadenza per convocare il sindacato (peraltro le relazioni sindacali in materia possono durare fino a 30 giorni e quindi non era certo che entro il 12 febbraio si potesse chiudere il sistema di relazioni previsto) e, soprattutto, avendo regolarmente ricevuto come da attestazione Pec la richiesta di attivazione delle relazioni sindacali, non attende ben 6 giorni prima di convocare le Organizzazioni Sindacali dando, praticamente, un ultimatum.

Infine, la convocazione praticamente “ad horas” (26 ore prima), inusuale e intempestiva con una tempistica che nemmeno l’Autorità di Governo sul territorio si consente, ovviamente non ha consentito alle Organizzazioni Sindacali di organizzare la propria presenza ma è indice della reale volontà dell’Amministrazione di attivare serie relazioni sindacali.

Pertanto, queste Organizzazioni Sindacali, nel ritenere lese le proprie prerogative, comunicano che non esiteranno a verificare tutti i percorsi volti ad annullare tutti gli atti eventualmente messi in essere sulla materia di cui si tratta sui quali non è stato consentito a chi scrive un confronto serio e responsabile».