Borrelli: "Indifferenza è nemica della legalità, siate cittadini migliori"

Il deputato all'Amabile di Avellino

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Avellino.  

E' arrivato con la sua scorta, alle 12,30 ad Avellino, il deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Borrelli, nel giorno della legalità per parlare agli studienti dell'Amabile. Un incontro fortemente voluto dalla preside Pappalardo e dal corpo docente per sensibilizzare le giovani generazioni sull'importanza della lotta per la legalità.

L’evento, intitolato "Una vita a difesa della legalità quotidiana", ha offerto agli studenti e alla comunità scolastica un'importante occasione di riflessione. Accanto all'onorevole Borrelli, abbiamo avuto l'avvocato Pantalone, che ha offerto un contributo di carattere prettamente giuridico alla questione. Francesco Emilio Borrelli, giornalista e deputato, noto per la sua instancabile battaglia contro l’illegalità diffusa e il malaffare ha parlato a cuore aperto ai ragazzi. Con parole appassionate e dirette, Borrelli ha raccontato la sua esperienza, sottolineando quanto sia cruciale la partecipazione attiva dei giovani nella costruzione di una società più giusta e rispettosa delle regole.

"Senza il coraggio di denunciare e di schierarsi dalla parte della legalità, il rischio è quello di cedere all'indifferenza, che è il primo nemico della giustizia", ha dichiarato Borrelli. "Uno dei temi che porto avanti è che l'illegalità diffusa è un percorso che porta, inevitabilmente, alla criminalità e poi alla camorra. È importante sottolineare anche il rispetto delle regole. Quando alcuni genitori mi dicono: "Mio figlio ha visto un video su TikTok e mi sgrida perché giro senza casco a tre sullo scooter, senza cintura", mi domando: "Ma che genitori siete?". Ci troviamo, addirittura, di fronte a situazioni in cui, molto spesso, le armi usate da questi ragazzini per uccidere non solo hanno avuto il dito di questi giovani a premere il grilletto, ma anche quello dei genitori. Nelle scuole, purtroppo, sono più conosciuti i criminali. Se faccio la domanda: "Conoscete Gomorra? Conoscete Cutolo?", anche i ragazzini rispondono di sì, perché i genitori glielo hanno raccontato. E i nomi delle vittime e degli eroi sono pochissimi: forse solo Falcone e Borsellino. Se parliamo di Siani, è poco conosciuto. Al massimo, vengono ricordate le vittime recenti, come Giorgio Cutolo, Santo Romano, Francesco Pio Maimone. Ma questo è un problema serio, perché se non si riparte dalle famiglie sarà impossibile invertire la tendenza.  Si tende a definire la camorra come un problema napoletano o casertano, ma in realtà è molto presente anche ad Avellino. Non è solo un problema casertano o siciliano. La verità è che la mafia e la camorra sono presenti ovunque, sotto forme diverse: a volte con i colletti bianchi, altre volte con forme diverse di criminalità. Voglio ricordare che, negli ultimi giorni, hanno bruciato la macchina a un consigliere provinciale di Avellino, se non sbaglio. Non sappiamo ancora le motivazioni. Hanno messo una bomba fuori dal Comune di Castel San Giorgio. Guardate che non si salva nessuno se non ci muoviamo tutti insieme".