Il ministro delle Imprese e del Made In Italy, Adolfo Urso, in Irpinia e a Flumeri domattina in visita allo stabilimento della Menarinibus, il rilancio dell'ex Industria Italiana Autobus dopo un 2024 da passaggio di consegne al gruppo Seri con la supervisione del Governo Meloni. I sindacati chiedono un programma definito sul futuro dell'azienda come ribadito da Giuseppe Zaolino. "Intanto dobbiamo capire quale sarà l'impostazione, però al ministro va ricordato anche che nel 2023 e nel 2024 la gestione pubblica è stata un fallimento. - ha affermato il segretario di FISMIC-CONFSAL Avellino - Sono stati buttati 300 milioni di euro dei contribuenti e abbiamo subito una privatizzazione forzata. Il territorio, i sindacati e i lavoratori devono sapere se a Flumeri si faranno solo autobus e quanti se ne faranno o si farà anche dell'altro. A quel punto le istituzioni locali e i politici potranno capire che siamo in presenza di un vero progetto industriale per la Valle dell'Ufita. Se tutto si limita agli autobus ho ancora forti dubbi".
Dal pubblico al privato occorre una pianificazione per il territorio e per l'azienda: "La prospettiva è tutta da costruire. - ha aggiunto Zaolino - Ci sono ancora dei dubbi sulla risalita produttiva perché gli autobus si programmano con tre, quattro mesi di anticipo per farsi seguire dalla componentistica. Al momento tutto questo è sub judice. Do a Civitillo un'apertura di credito, però dobbiamo sapere tutti che avevamo un'azienda pubblica che poteva essere il fiore all'occhiello non solo per l'Irpinia. Chi ha gestito quell'azienda ha fallito e noi ne subiamo le conseguenze".