Illuminismo e rivoluzione. Il pensiero politico di Vincenzo Russo. Prosegue il ciclo di incontri con Toni Iermano, stimato docente ordinario di letteratura italiana presso il dipartimento di lettere e filosofia dell'Università degli studi di Cassino e del Lazio meridionale, nonchè presidente scientifico del comitato nazionale per le celebrazioni del bicentenario della nascita di Francesco De Sanctis.
Prossimo appuntamento martedì 12 novembre alle ore 15.30. Evento organizzato dalla società illuministi meridionali e patrocinata dall’Università degli studi di Bari, dipartimento di ricerca e innovazione umanistica, dall’adi e dalla società italiana di studi sul secolo XVIII.
Il programma: coordina Quinto Marini Università degli studi di Genova. Relazione tenuta dal Antonio Toni Iermano. Intervento Apollonia Striano, polo delle arti Caselli-Palizzi, Napoli.
Vincenzo Russo nato a Palma, provincia di Terra di Lavoro, nel Regno di Napoli, il 16 giugno 1770, da don Nicola e da Mariangiola Visciano, secondogenito di otto figli, aderì ai principi giacobini di Robespierre, entrò nelle società segrete club rivoluzionario e patriottica Napoletana e divenne parte attiva della massoneria, evidenziando la necessità della lotta armata e rivoluzionaria da attuare contro lo stato borbonico per dare potere e diritti ai più deboli. Russo fu tra coloro che spinsero i francesi a proclamare la repubblica anche nel Mezzogiorno, e nella neoproclamata Repubblica Napoletana E' considerato un martire del giacobinismo italiano. Il suo corpo fu tumulato nella Chiesa di San Matteo Maggiore al Lavinaio.