Atripalda, esplode la vertenza Conbipel: "Nove donne lasciate sul lastrico"

D'Acierno (CGIL Avellino): "9 posti di lavoro che per noi valgono come 900"

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Avellino.  

Nuova vertenza in Irpinia, previsti nove licenziamenti, nove donne, nove madri e una parte di queste è monoreddito. Dopo 20 anni anche il gruppo Conbipel-BTCX abbandona il Mezzogiorno dando un duro colpo soprattutto all'occupazione femminile. Ad Atripalda, in piazza Umberto I, la CGIL Avellino ha informato cittadini e consumatori della drammatica situazione che stanno vivendo le lavoratrici: "Per noi nove posti di lavoro, quelli delle dipendenti Conbipel, valgono come 900. - ha affermato la segretaria generale CGIL Avellino, Italia D'Acierno - È una ulteriore vertenza che si aggiunge alle altre che viviamo in Irpinia: nove lavoratrici che sono perlopiù monoreddito, che dalla sera alla mattina, senza una ufficialità, ma ufficiosamente vengono a conoscenza per vie traverse che il loro sito è uno di 17 che verranno chiusi entro il 2025. E il motivo qual è? Rientrare nei costi per far sembrare l'azienda più appetibile, per fare un piacere all'acquirente BTCX di Conbipel che due anni fa è subentrato". 

"20 anni di Conbipel ad Atripalda è merito nostro"

"Questa chiusura e la possibile chiusura su Atripalda sta passando nel silenzio. - ha aggiunto il segretario generale FILCAMS Avellino-Benevento, Luigi Ambrosone - È una vertenza nazionale che vede la Conbipel, oggi BTCX, denunciare la chiusura di 51 negozi di cui 17 a partire dal 2025". "Abbiamo messo passione e sacrificio. Abbiamo dato tanto alla Conbipel e se è durata 20 anni è per merito nostro, per i nostri sacrifici": aggiungono le lavoratrici.