Idonei all'Asl di Avellino, impugnato al tar un bando di concorso

La nota degli idonei della graduatoria per collaboratore amministrativo settore legale

idonei all asl di avellino impugnato al tar un bando di concorso
Avellino.  

Gli idonei della graduatoria per collaboratore amministrativo settore legale Asl Avellino avviano l’azione giudiziaria ricorrendo al tribunale amministrativo sia segnalando il tutto alla Procura Regionale della Corte dei Conti per il notevole danno erariale che si sta prefigurando.

“Siamo seriamente preoccupati che la stessa Asl Avellino, cosa ancora più grave in quanto titolare della graduatoria per collaboratore amministrativo, proceda con un nuovo concorso. Abbiamo inviato un atto di diffida a tutti gli organi regionali – spiegano gli idonei in una nota -  e a tutte le aziende sanitarie lo scorso 3 ottobre, ma la situazione è rimasta immutata. Considerato che le aziende sanitarie sono orientate ad espletare i concorsi per il medesimo profilo, senza attingere dalla graduatoria vigente, come lo dimostra la pubblicazione sul Burc, nostro malgrado ci vediamo costretti a ricorrere alla tutela giudiziaria”.

“Sebbene sia stato dato un indirizzo ben preciso dalla Regione Campania – aggiungono - di preferire lo strumento dello scorrimento delle graduatorie in luogo dell’indizione di nuovi concorsi, ben 3 aziende tra cui Asl Avellino, tra l’altro titolare della presente graduatoria, nonchè l’A.O. San Pio di Benevento e l’Asl Napoli 3 Sud, hanno bandito nuovi concorsi per il profilo di Collaboratore Amministrativo rispettivamente per n. 4 unità, n. 3 unità e n. 14 unità, quando avrebbero potuto tranquillamente attingere dalla suddetta graduatoria, ad oggi unica vigente per il presente profilo. Pertanto l’indizione di nuovi concorsi in luogo dello scorrimento delle graduatorie attive comporta tra l’altro una responsabilità per danno erariale, tenuto conto della notevole spesa pubblica che comporta l’indizione di nuove procedure di reclutamento”.

“Alla luce di ció e dell’incresciosa situazione, siamo stati costretti ad avviare le opportune azioni giudiziarie nelle sedi competenti, sia ricorrendo al TAR sia segnalando il tutto alla Procura Regionale della Corte dei Conti per il notevole danno erariale che si sta prefigurando”, concludono gli idonei.