Motori e amarcord: Angelo Ciardiello e la storia dei rally d'Irpinia

Una carriera costellata da tanti successi e da prestazioni memorabili sulla scena nazionale

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Attraverso retroscena ed episodi di oltre venti anni di gare, Ciardiello ha ripercorso un curriculum sportivo emozionante...

Avellino.  

La storia sportiva del pilota da rally Angelo Ciardiello ed un’Irpinia rivelatasi ancora una volta terra dei motori, sono state al centro dell’incontro indetto dalla Renato Pergola Editore e tenutosi ieri nell’ambito del Piccolo Salone del Libro alla Biblioteca Provinciale di Avellino.

Una carriera costellata da tanti successi e da prestazioni memorabili sulla scena nazionale, è stata la testimonianza che il pilota irpino ha offerto con la introduzione e l’intervista di Salvatore Tarantino, autore del volume “Circuiti Verdi Assi del Volante 1928 1992”, dedicato proprio alla storia documentata ed illustrata dell’automobilismo in Irpinia.

Attraverso retroscena ed episodi di oltre venti anni di gare, Ciardiello ha ripercorso un curriculum sportivo emozionante. A partire dall’amore per le corse sbocciato quando le strade d’Irpinia e della sua Pietrastornina erano attraversate dal Rally della Campania, dove poi avrebbe debuttato nel 1976. Al record di vittorie assolute nel Rally Coppa dell’Irpinia, alle sensazioni irripetibili al volante di vetture entrate nel mito come la Lancia 037. Fino alle esperienze segnanti come il pauroso incidente, miracolosamente incruento, al Rally Puglia Lucania del 1979 vissuto con il navigatore Sergio Imbimbo. In quell’occasione sarà tra l’altro l’equipaggio irpino, di Gianni Ruggiero e Dino Percopo, l’unico a fermarsi e prestare soccorso rinunciando di fatto alla propria gara.

Il fortissimo legame con la famiglia, come con i fratelli Antonio, che allestì personalmente la vettura d’esordio e Pietro, con il quale rivaleggiò in gara soprattutto sugli sterrati dove era spettacolare specialista, è stato poi il tratto personale del campione sportivo. 

Presenti all’incontro tra gli altri, anche Claudio Iannaccone che dal 1986 avrebbe affiancato Ciardiello come navigatore; Enzo De Vito, nel 1980 pilota ufficiale FIAT e vice-Campione Europeo Turismo; Natale Iannaccone, dal 1989 pilota di rally; e l’artista Antonello Matarazzo, fratello di Carlo, prematuramente scomparso e che nel 1981 e 1982 è stato protagonista in Formula 3, la categoria dalla quale emergevano i piloti poi approdati in Formula 1.

Francesco Pergola, in rappresentanza della casa editrice, ha infine ricordato l’importanza di aver rivelato, attraverso la pubblicazione di “Circuiti Verdi Assi del Volante 1928 1992”, una identità del territorio non ancora pienamente conosciuta.

Grazie ad Angelo Ciardiello, che a fine serata ha donato copia del volume alla Biblioteca Provinciale di Avellino, da questo momento, presso i locali di Corsa Europa 251, ad Avellino, sarà possibile consultare l’opera e conoscere così la storia di corse e protagonisti in una inedita Irpinia terra dei motori.