Collegamenti ferroviari e alta velocità: riparte il confronto istituzionale

Elettrificazione, riapertura della stazione di Avellino e Bretella di Codola

collegamenti ferroviari e alta velocita riparte il confronto istituzionale

Elettrificazione, riapertura della Stazione di Avellino e Bretella di Codola. I sindaci di Avellino, Solofra, Montoro, Serino e San Michele di Serino chiamano la Regione. Nargi: «Confronto proficuo e costruttivo»

Avellino.  

 

Parte il confronto istituzionale per riaprire con decisione la grande questione ferroviaria del capoluogo e dei comuni dell’hinterland e dei collegamenti con l’Alta Velocità.

Questa mattina, a Palazzo di Città, i Sindaci di Avellino, Solofra, Montoro, Serino e San Michele di Serino, rispettivamente Laura Nargi, Nicola Moretti, Salvatore Carratù, Vito Pelosi e Michele Boccia, hanno fatto il punto sulle questioni nodali che concorrono a delineare il vero e proprio isolamento ferroviario del nostro territorio: dalla necessità di imprimere un’accelerazione ai lavori di elettrificazione della tratta Avellino-Benevento-Salerno, fino al progetto della bretella di Codola, fondamentale per collegare il capoluogo irpino all’Alta Velocità.

Il tutto, con l’obiettivo di rilanciare, in un clima costruttivo e proficuo, il confronto istituzionale con la Regione Campania e Rfi, cui spetta la competenza in materia. Il percorso, appena avviato, sarà seguito da nuovi momenti di approfondimento.

«Esprimo forte soddisfazione per il grado di condivisione e per le premesse positive dalle quali, questa mattina, abbiamo inteso far ripartire ufficialmente il confronto interistituzionale sulla cruciale questione dei trasporti ferroviari. - afferma il Sindaco di Avellino, Laura Nargi - Riaprire la nostra Stazione ferroviaria, collegare la città ed i centri vicini ai binari ed ai treni regionali e nazionali che contano – aggiunge – è una priorità non più eludibile per questo territorio. E sono certa - conclude Nargi - che riscontreremo lo stesso atteggiamento costruttivo e la medesima disponibilità al dialogo nei nostri interlocutori regionali