Via Rivarano, a Monteforte, è una strada abbandonata a se stessa. Tratteggia gli arrivi presso hotel, ipermercati, caseggiati e grandi attività imprenditoriali. Non ultimo l'esteso deposito di Irpiniambiente.
Ma via Rivarano per l'amministrazione comunale è come se non esistesse. A parte le eterne buche, percorso ad ostacoli che decine di automobilisti hanno imparato a considerare a proprie spese, lasciando sull'asfalto a volte gomme bucate a volte semiassi piegati.
A parte questo, c'è la totale mancanza di sicurezza per gli incolpevoli che si avventurano a percorrerla a piedi. L'approccio pedonale per lunghi tratti non è garantito da marciapiedi. E questi, dove raramente spuntano, concedono tutto il loro spazio alla natura che se ne impossessa, rendendoli inutiliuzzabili a meno di non voler sfidare erbacce, rovi e gli animali che li frequentano. Con il risultato che la diminuzione della sede stradale (ad opera dei rari marciapiedi) rappresenta un più di pericolo.
A più riprese gli abitanti di quella strada hanno tentato di rappresentare l'imbarazzo della situazione agli uffici competenti, ma è evidente che l'attenzione dell'attuale Commissario prefettizio non arriva a interessarsi dei problemi delle periferie.
Uno non osa sperare in qualche centinaio di metri d'afalto, ma almeno un paio d'ore di un addetto alla manutenzione del verde che liberi qualche marciapiede non dev'essere un investimento impossibile. L'attrezzo è stato inventato molti anni fa, lo chiamano decespugliatore. Adesso è anche a batterie e non più soltanto a benzina. Qualcuno al Comune potrebbe informarsi.
È questione di civiltà, caro prefetto, di civiltà e attenzione.
P.S. Le foto sono di stamane