Alaia: "Cardiologia interventistica subito prova di efficienza ad Ariano"

L'intervento del presidente della commissione sanità della regione Campania

alaia cardiologia interventistica subito prova di efficienza ad ariano

La sanità in Campania ha le potenzialità per poter crescere ma non possiamo far finta di non sapere che la nostra regione è l'ultima in Italia in termini di riparto di risorse...

Ariano Irpino.  

"Il servizio di cardiologia interventista del presidio ospedaliero 'Frangipane-Bellizzi' ha dato subito prova di efficienza e utilità con un intervento che ha salvato la vita ad un paziente in condizioni critiche. Le aziende sanitarie e i nosocomi, diretti e supportati da professionalità di alto livello, sono in grado di assicurare servizi adeguati anche nelle aree interne della Campania. A patto, però, che ricevano le risorse necessarie.” Così il presidente della commissione sanità della regione Campania, Enzo Alaia.

"Solo grazie alla presenza del servizio di cardiologia interventista e ad un'equipe di altissimo profilo, guidata dal primario, Vittorio Ambrosino, è stato possibile salvare la vita ad un paziente che, altrimenti - spiega Alaia -, sarebbe deceduto. E' evidente - osserva - che le nostre strutture sanitarie hanno bisogno di maggiori risorse per poter offrire nuovi servizi e potenziare quelli esistenti e necessitano anche di un management adeguato ed efficiente.

Il nuovo servizio offerto dal 'Frangipane-Bellizzi', infatti, è stato fortemente voluto dal direttore generale dell’Asl di Avellino, Mario Ferrante, che ancora una volta ha dimostrato lungimiranza e un’attenta conoscenza del territorio e delle sue dinamiche."

"La sanità in Campania - aggiunge il consigliere di Italia Viva - ha le potenzialità per poter crescere ma non possiamo far finta di non sapere che la nostra regione è l'ultima in Italia in termini di riparto di risorse. Una condizione che non possiamo accettare e che deve vedere tutti i livelli istituzionali coesi nel pretendere che il Governo nazionale ci riconosca quanto dovuto e metta fine ad una intollerabile discriminazione. Anche perché - chiude Alaia - potenziare i servizi sanitari, in particolare nelle aree interne, significa tutelare le fasce più deboli della popolazione."