I sindacati proclamano lo stato di agitazione del personale dipendente della Casa di cura Santa rita di Atripalda.
Di seguito la nota dei sindacati: nella giornata di ieri il presidente del Cda ha comunicato la richiesta di incontro istituzionale alla Regione Campania essendo “esaurita con esito negativo la fase di consultazione in sede sindacale, non pervenendo ad alcun accordo con le richiamate OO.SS. e la RSA.” Inoltre, prosegue la comunicazione, “i motivi del mancato accordo sarebbero prevalentemente riconducibili alla richiesta delle OO.SS. e della RSA di provvedere alla totale ricollocazione degli esuberi (n. 12 unità) in altre Aree/Unità funzionali/Reparti aziendali”. Le Organizzazioni Sindacali, nel respingere fermamente quanto rappresentato dall’Azienda, sono in grado, documenti e verbali alla mano, di dimostrare che la trattativa si è arenata sulla mancata trasmissione da parte dell’Azienda di tutta una serie di documentazione richiesta, utile a poter comprendere la possibile ricollocazione di alcune unità, come pure un minimo di Piano Industriale per comprendere le prospettive dell’Azienda. Non solo, non avendo ricveuto tale necessaria e prevista documentazione, il sindacato si è fatto carico di richiederla all’Asl ricevendo il diniego da parte della Casa di Cura all’accesso agli atti in quanto, sostiene l’Azienda, la documentazione sarebbe stata esibita nel corso della trattativa. Tale atteggiamento a parere delle Organizzazioni Sindacali non è più sostenibile né tollerabile e sta generando gravi ripercussioni a tutti i livelli determinando ovvi risentimenti e fibrillazioni le cui ricadute potrebbero non essere altrimenti gestibili e/o controllabili. Lo stesso dicasi per l’ennesimo ritardo nel pagamento della 13^ mensilità che, come ogni anno, la Casa di Cura non intende pagare con puntualità pur avendo, proprio nei giorni scorsi, ricevuto importanti somme dall’Azienda Sanitaria Locale in riferimento al regime di accreditamento di cui gode. Anche su tale argomento, nonostante le ripetute richiste da parte delle Organizzazioni Sindacali, l’Azienda non fornisce alcuna risposta. Per questi motivi è proclamato lo stato di agitazione di tutti gli operatori del comparto a far data dal 5 febbraio 2015 con possibile, successiva proclamazione di sciopero o di altre forme di astensione. Pertanto, si invita codesta Spettabile Prefettura a voler avviare le procedure di raffreddamento del conflitto nelle forme e nei modi di legge e, tenuto conto della peculiarità della vertenza si chiede al Signor Prefetto di invitare al tavolo il Commissario Straordinario dell’Asl di Avellino ed il Settore Ormel della Regione Campania in quanto la soluzione della problematica è in parte anche nella disponibilità di tali soggetti".