Il giorno 5 marzo l' azienda IIA di Valle Ufita ha notificato lettere di contestazione disciplinare a tutti i lavoratori del reparto verniciatura che, facendo riferimento all' articolo 2087 del C. C. , si sono astenuti dal lavoro per motivi di sicurezza sulla salubrità del reparto stesso.
"Questo fatto - scrive in una nota Unione Popolare Irpinia - ci fa riflettere su ciò che accade quando ci si ammala o addirittura si muore sui posti di lavoro e tutti, dai politici ai dirigenti d' azienda, ai media, si affrettato a piangere e a dire "mai più" , ma nel momento in cui i lavoratori prendono il coraggio e osano astenersi dal lavoro per aver riscontrato l' assenza di misure di sicurezza, denunciate più volte nel silenzio dell' azienda, anziché accogliere queste giuste rivendicazioni dei lavoratori per la propria sicurezza, addirittura si combinano dei provvedimenti disciplinari contro di essi.
Esprimiamo quindi la nostra solidarietà ai lavoratori colpiti dal provvedimento disciplinare e cogliamo l'occasione per sottolineare che, a quanto sembra, i " padroni" privati o pubblici che siano, come in questo caso, utilizzano sempre gli stessi metodi per bloccare qualsiasi contestazione o critica possa venire dai lavoratori verso la loro gestione nelle fabbriche.
Siamo sempre di fronte a chi fa la voce grossa con i deboli, impaurendo, intimidendo, sedando sul nascere ogni iniziativa che in realtà serve solo a tutelare il lavoro e la salute.
È paradossale che dopo le gravi denunce pubbliche dei sindacati (consiglio comunale aperto di Grottaminarda e vari articoli di giornale) sulla questione dei continui aumenti di livello, sulle assunzioni nonostante il deficit economico che la fabbrica deve affrontare, sull' esorbitante numero di impiegati a fronte di un esiguo numero di operai ecc ecc, l'azienda non dica nulla ma subito cerca di tutelare la propria immagine con articoli di giornale dopo l' astensione dal lavoro del 3 marzo per i motivi detti sopra e ricorre immediatamente alle contestazioni disciplinari verso operai semplicemente preoccupati per la loro salute.
Nel ribadire la nostra solidarietà ai lavoratori - conclude la nota - chiediamo anche che si faccia luce su quanto in quella fabbrica sta succedendo perché solo indagini serie ed approfondite possono chiarire chi viola cosa."