Campo largo tra Gengaro e Petracca: la sfida con Festa riaperta dalla Procura

L'ex vicesindaco battezzato dalla Schlein, per fermarlo deve candidarsi il consigliere regionale Pd

campo largo tra gengaro e petracca la sfida con festa riaperta dalla procura
Avellino.  

La bufera giudiziaria che si è abbattuta sul comune di Avellino condizionerà senza ombra di dubbio la campagna elettorale per le amministrative. Ci sono già le prime conseguenze. Molti candidati che erano pronti a scendere in campo per la sfida elettorale ci stanno ripensando. E il problema tocca non soltanto la compagine del sindaco Gianluca Festa, che fino a qualche giorno fa viaggiava con i favori del pronostico che lo davano addirittura vincente al primo turno.

Ora la partita - che sembrava chiusa - si riapre, ma sarebbe meglio dire che ora almeno gli avversari di Festa potranno provare a giocarsela. Ma i partiti non sembrano intenzionati ad approfittare della situazione.

Il centro destra sfumata l'ipotesi Rino Genovese non ha ancora messo sul tavolo un'alternativa credibile.

Nel centro sinistra, invece, c'è la carta di Antonio Gengaro, battagliero esponente dell'area Schlein nel Pd irpino, oggi il nome che raccoglie i maggiori consensi all'interno del campo largo. Una ipotesi che il consigliere regionale Maurizio Petracca vorrebbe superare con un altro nome. Che però non c'è. Se Petracca intende imporre la linea deluchiana allora non gli resta che scendere in campo in prima persona: solo una sua candidatura potrebbe costringere Gengaro e l'area Schlein a fare un passo indietro. Ma il presidente della commissione agricoltura della regione non sembra intenzionato – almeno per ora – a lanciarsi nella mischia per uno scontro con Festa, scontro nel quale avrebbe tutto da perdere.