Avellino: stallo nel centrosinistra. Limone: tavolo del campo largo ingessato

La proposta: bisognerebbe cominciare a ragionare diversamente. Forse coinvolgendo attori autorevoli

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Avellino.  

Un campo largo, quello del centrosinistra ad Avellino, diventato particolarmente insidioso, quasi minato, con tante buche a complicare il percorso verso il candidato sindaco, il Pd che si è spaccato tra l'ala Schlein e petracchiani, il Movimento cinque Stelle che rivendica comunque un proprio ruolo. E poi c'è la sinistra che a più riprese non ha mancato di criticare l'operato di questo tavolo.
Da ultimo lo fa Antonio Limone, il direttore dell'istituto zooprofilattico di Portici, che pure era stato tra i papabili per una candidatura a sindaco, ma che adesso si smarca, sottolineando le difficoltà incontrate nel fare sintesi.

“Credo che questo tavolo sia ingessato, molto imballato e questo non aiuta una soluzione per trovare una figura che voglia costruire politica. Io non sono mai stato uno di quelli che pensa che la politica si fa contro, ma qua non si fa nemmeno pro. E allora bisognerebbe cominciare a ragionare diversamente. Forse coinvolgendo attori che riescono a costruire questi processi in modo autorevole. Credo che ci siano tutti gli ingredienti per farci un ragionamento serio su quello che va fatto e oggi è il tempo della serietà”.