"La giustizia di prossimità, quando è così sentita sui territori diventa un nostro dovere valutarla. C'è un clima diverso rispetto alla passata legislatura, in cui vi è la volontà di accorpare e non di riaprire."
La ha detto ad Ariano Irpino il vice ministro della giustizia Francesco Paolo Sisto, intervenuto nel corso di un convegno organizzato da Forza Italia sul tema: "Tribunali minori e giustizia di prossimità", a cui hanno preso parte diverse istituzioni e forze politiche del territorio.
"Questo governo, è un pò più vicino alle esigenze dei cittadini. Ci proviamo, c'è un problema di spesa, inutile negarlo che va affrontato con molta puntualità. Sarebbe opportuno superare qualche difficoltà locale e pensare ad un accorpamento evitando ogni forma di campanilismo. I giochi sono aperti."
Dello stesso avviso il magistrato antimafia Catello Maresca:
"La presenza dei tribunali sul territorio è sempre una risposta di giustizia importante. E quando soprattutto come in queste aree vengono addirittura tolti, si sente la mancanza. Il fatto di iniziare a ragionare sulla possibilità di ripristinarli è sicuramente un elemento positivo. Ovviamente per passare dalle parole ai fatti, serve tanto altro. E bisogna discutere sulle esigenze e prima ancora sulle questioni che riguardano la finanziabilità e accorpamento per concedere ai cittadini una giusta risposta in termini di giustizia."
Così il segretario cittadino di Forza Italia Giancarlo Giarnese, nell'informare il vice ministro sull'emergenza criminalità sul territorio: "Con la presenza di un tribunale in città come avvenuto in passato, siamo certi che non si sarebbero verificati così tanti furti, che hanno turbato e non poco le nostre comunità. Riteniamo che questo territorio necessiti nuovamente di un presidio di giustizia così importante."
Il sindaco Enrico Franza ha elogiato l'iniziativa di Forza Italia rafforzandola con un documento redatto dal distretto urbano del commercio.
"La soppressione del Tribunale - si legge nel documento - ha arrecato oltre al venir meno della percezione di sicurezza del territorio, anche gravi conseguenze occupazionali e socio-economiche, considerando anche l’indotto e i servizi collegati al settore prettamente giudiziario.
Ha comportato inoltre la vanificazione di importanti investimenti pubblici e privati effettuati anche in funzione dell’elevata utenza che gravitava intorno al Tribunale (vedi parcheggio coperto adiacente, attività produttive, ecc.).
Un segnale politico negativo, che ha alimentato la tendenza già presente ad allontanare gli uffici pubblici di particolare rilevanza dalla nostra Città, accentuando il fenomeno dello spopolamento urbano e desertificazione commerciale.
Sicuramente il risparmio previsto con la nuova geografia giudiziaria non si è verificato e oggi apprendiamo che il legislatore ritornando sull’argomento dei Tribunali soppressi si pone il problema della difficoltà che i cittadini, per fruire dei servizi, devono raggiungere più interlocutori spesso lontani con costi eccesivi.
È lo Stato che si allontana dal cittadino, un servizio come quello giudiziario richiede una capillare vicinanza, un’interazione con la Comunità locale.
Così nasce la prospettiva della giustizia di prossimità, cioè la presenza sul territorio di punti di contatto e accesso al sistema giudiziario."