Protesta dei trattori, grande colpo d'occhio ad Ariano: ecco piazza Mazzini

E' stato un abbraccio simbolico emozionante tra produttori e consumatori

Enrico Franza: "Una grande catena di democrazia"

Ariano Irpino.  

E' stato un abbraccio simbolico emozionante tra produttori e consumatori, in una piazza stracolma fino all'inverosimile di trattori. Un serpentone che prima di raggiungere il capolinea di piazza Mazzini ad Ariano Irpino è partito dal presidio dell'area industriale di Flumeri scortato dalla polizia con in testa il vice questore Maria Felicia Salerno, responsabile del servizio d'ordine, fino a rafforzarsi durante il tragitto con il coinvolgimento di decine di mezzi provenienti da diverse zone rurali del tricolle, incolonnati e pronti alla partenza dalla rotatoria Incontro.

Una coda infinita, spettacolare quella che ha attraversato il cuore pulsante di Cardito. Ma la grande esplosione di gioia si è avuta proprio in piazza Mazzini dove la carovana è stata accolta calorosamente, tra gli applausi. 

Famiglie, bambini, giovani, adulti e anziani, come nella giornata del ringraziamento dedicata al mondo agricolo.

Trattori con lampeggianti accesi, disseminati in maniera ordinata grazie all'apporto della polizia municipale diretta dal comandante Angelo Bruno e delle nuove disposizioni al traffico riguardanti quest'area adottate proprio in queste ore con un'apposita ordinanza.

Un accurato servizio d'ordine durante tutta la manifestazione, presenti carabinieri e volontari del gruppo comunale di protezione civile. Ottima l'organizzazione curata da Renzo Abbondandolo in sinergia con i vari esponenti del movimento.

Al fianco dello straordinario gruppo spontaneo di agricoltori, diventato oramai una grande realtà, il sindaco Enrico Franza insieme a diversi membri dell'amministrazione comunale e la chiesa con il vescovo Sergio Melillo e il vicario monsignor Antonio Blundo.

"Che questa catena di democrazia, questa filiera, questo grido di giustizia - ha detto il sindaco Enrico Franza - si elevi fino ai cieli di Bruxelles, perchè i dirigenti, i politici europei comincino a capire che l'Italia si è svegliata. E lo ha fatto attraverso le forze produttive, quelle sane. Il comparto agricolo, che è l'unico vero perno di una società che oggi possa definirsi civile. Saremo al vostro fianco fino alla fine."