Protesta dei trattori in Valle Ufita: la grande forza dei giovani

Presidio pacifico nell'area industriale di Flumeri, folta partecipazione di agricoltori

"Non ne possiamo più, è una battaglia degli agricoltori e dei consumatori"

Flumeri.  

 

Sono stati soprattutto i giovani a manifestare in Valle Ufita in difesa della loro terra e le proprie produzioni. Un grido forte verso il governo nazionale che arriva proprio da chi rappresenta oggi il futuro. I trattori sono giunti nella zona industriale di Flumeri, in maniera ordinata per poi formare un lungo serpentone su due lati della strada.

Un sit-in permanente che culminerà stamane a Grottaminarda dove è previsto un secondo momento della mobilitazione con sosta in tarda mattinata, in via Papa Giovanni XXIII.

Domani poi la grande mobilitazione ad Avellino città. Circa 300 adesioni nel momento clou del pomeriggio di ieri e oltre mezzi agricoli 100 schierati. Tutto ha funzionato alla perfezione. A coordinare il servizio d'ordine in prima persona il vice questore Maria Felicia Salerno. Presenti polizia, carabinieri e municipale.

Diversi i sindaci ed amministratori giunti dai comini limitrofi, come Gesualdo, Frigento, Zungoli, Grottaminarda e la stessa Flumeri, comunità ospitante.

Niente bandiere di sindacali, associazioni di categoria e partiti. Una mobilitazione vera, che vuole tenersi lontano da qualsiasi tentativo di speculazione e strumentalizzazione politica. Qui ci sono agricoltori liberi, che producono con impegno e sacrificio ogni giorno e non vogliono morire.  

Al primo posto la tutela del made in Italy, produzioni sotto costo e tassazione sui terreni. Lo slogan: "Essere agricoltore è come un padre: se vuoi che qualcosa cresca, la devi amare."