Covid Avellino, risalgono i contagi: picco di polmoniti. "A Natale sarà clou"

Il presidente dell'Ordine dei Medici Sellitto: il 70% delle persone influenzate positive al virus

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Avellino.  

Risalgono vertiginosamente i casi di coronavirus ad Avellino e provincia, come nel resto della regione Campania. Dati ufficiali alla mano i casi aumentano, ma è solo la punta dell'iceberg. Ne è convinto il presidente dell'Ordine dei Medici di Avellino, Francesco Sellitto che spiega: "Abbiamo sconsideratamente abbassato la guardia. Siamo in pieno boom di casi e sarà un crescendo verso Natale. Senza contare che le vaccinazioni procedono a rilento - spiega il dottore Sellitto -. Poi ci sono migliaia di casi sommersi, di chi si è ammalato e non ha fatto il tampone, non verificando nei fatti una probabile positività al virus. Si tratta di un 70 per cento delle persone attualmente ammalate". Ricompaiono i ricoveri e anchei casi di polmoniti interstiziali. "Casi preoccupanti che confermano l'aggressività e pericolosità del coronavirus - spiega Sellitto- . Di questo passo, credo, che a Natale registreremo un vero e proprio picco di contagi e sarà solo l'inizio. Complici i grandi eventi e ritrovi per le feste, il covid tornerà a circolare rapido e feroce. E sarà un rischio non solo per anziani e fragili. Il decorso della malattia è difficile anche per giovani persone, che si stanno trovando alle prese con febbre alta, dolori articolari e rischiose polmoniti. Invito tutti ad essere prudenti, evitare rischi, e a fare il tampone in caso di sospetto contagio". 

Nell’ultima settimana si e` registrata un’impennata di casi Covid in citta` mentre la campagna vaccinale procede molto a rilento: pochi i richiami effettuati dagli inizi di ottobre. Contagi in aumento, percentuali di positivi rispetto ai pochi tamponi in crescita. Al Cotugno a Napoli, i posti letto occupati da casi di infezione da Sars-Cov-2 sono raddoppiati nell’arco di due settimane (passati da 10 a 20). Uno dei pazienti con polmoniti ricoverati al Cotugno ha una infezione da virus H1N1, ceppo tra i piu` pericolosi dell’infuenza.

Sono circa 18 mila in tutta la regione le dosi di sieri anti-Covid somministrate dagli inizi dello scorso ottobre in tutte le province campane. Una quota percentualmente molto bassa che copre solo lo 0,8% della platea degli ultra 80enni e l’1,2% degli ultra 60enni.