Recuperare la tradizione della pietra e dei maestri scalpellini in provincia di Avellino. E' il progetto del consorzio Gal Irpinia che tocca i comuni di Fontanarosa, Bonito e Taurasi.
L'iniziativa si svolgerà sabato 16 dicembre al museo civico di Fontanarosa con laboratori, workshop, degustazioni e approfondimenti aperti alle scuole del territorio, per analizzare le prospettive di crescita dell'artigianato artistico nella zona della Media Valle del Calore.
“Durante questo periodo, abbiamo organizzato diverse manifestazioni – spiega il presidente Gal Vanni Chieffo - tra cui un'iniziativa dedicata a 25 giovani imprenditori che si sono impegnati a avviare attività artigianali nei centri storici. Abbiamo finanziato tutte e 25 le richieste, erogando un contributo totale di 50 mila Euro a fondo perduto”.
Un progetto che può avere importanti ricadute dal punto di vista occupazionale e, perchè no, turistiche. "Attualmente, sette opifici a Fontanarosa sono ancora attivi nella lavorazione della pietra, estratta da una cava che produce un pregiato marmo bianco con una sottile venatura rosa - racconta il primo cittadino Giuseppe Pescatore. La lavorazione della pietra deve tornare a essere un punto cardine per il nostro paese, non solo dal punto di vista occupazionale, ma anche come fonte di ricchezza per l'intero territorio".
"Ogni paese ha avuto artigiani di grande rilievo – aggiunge Giuseppe De Pasquale, sindaco di Bonito - e Bonito può vantare la presenza di Salvatore Ferragamo, un artigiano della scarpa che ha iniziato la sua carriera proprio nel nostro paese, prima di trasferirsi negli Stati Uniti”.
“Fondamentale rilanciare queste tradizioni e farlo con i giovani, ecco perché credo che la vera peculiarità sia l’apertura del progetto alle scuole – conclude Antonio Tranfaglia, primo cittadino di Taurasi.
Alla conferenza stampa di presentazione dell'evento hanno partecipato anche i maestri scalpellini Antonio ed Egidio Iovanna e Angelo Rosato.