Terremoto, Festa: "Cancellare la vergogna dei prefabbricati pesanti"

Le commemorazioni nel capoluogo: una messa e la deposizione di una corona di fiori

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Avellino.  

Quarantatre anni fa il terremoto che sconvolse l'Irpinia. Morte e devastazione con tremila vittime. Le drammatiche parole di allora del presidente Sandro Pertini spiegavano come meglio non avrebbe potuto una immane tragedia.

Oggi un commosso ricordo è arrivato dal presidente della Camera Fontana e dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. "La mia Irpinia, pur provata dalla sofferenza, non si arrese".

Nel capoluogo è stata celebrata una messa nella cattedrale e deposta una corona di fiori in piazzale 23 Novembre. Il ricordo del sindaco Festa. "Quella sera ero al sesto piano di via Piave. Mi ricordo che mio padre mi prese sulle spalle correndo giù per le scale. Ricordo i lampadari che oscillavano, ricordo l'incertezza della gente, la paura". 

Dopo 43 anni è arrivato il momento di cancellare la vergogna dei prefabbricati pesanti. “Ancora persone che abitano in quei prefabbricati che avrebbero dovuto avere vita breve. Questa è una pagina buia, bisogna essere consapevoli anche di questo, ma altrettanto consapevoli del fatto che lo stiamo facendo concretamente".

Per il prefetto Paola Spena è necessario non abbassare la guardia sulla prevenzione. C'è un impianto normativo molto sviluppato, c'è una rete territoriale. E davvero i primi attori sono proprio le amministrazioni locali con le pianificazioni di protezione civile”.