Avellino, Covid: in autunno via ai vaccini per over 65 e fragili ma addio hub

In farmacia e dai medici di famiglia potranno essere somministrati i vaccini

avellino covid in autunno via ai vaccini per over 65 e fragili ma addio hub

Addio hub, ma i vaccini continuano ad essere consigliati a fragili e anziani, in virtù del rischio di sviluppo di nuove varianti.

Avellino.  

Campagna vaccinale anti-Covid in Irpinia da ottobre per over 65 e fragili dal medico di famiglia, farmacie e distretti sanitari. Addio hub, ma i vaccini continuano ad essere consigliati a fragili e anziani, in virtù del rischio di sviluppo di nuove varianti. “Sarà abbinata alla profilassi svolta per la influenza stagionale”, spiega il Presidente dell’Ordine dei Medici di Avellino, Francesco Sellitto. 

 Ferma restando la disponibilità per tutti di immunizzarsi gratuitamente. "La nuova campagna, che marcerà di pari passo con quella per il vaccino antinfluenzale, non si poggerà più sui grandi hub oramai chiusi, ma sulle farmacie e gli studi dei medici di famiglia, dove da fine settembre sarà possibile farsi inoculare i nuovi antidoti targati Pfizer, Moderna e Novavax, aggiornati sulle ultime varianti della famiglia Xbb" Spiega Sellitto..

I vaccini per i fragili

E' scaduta intanto l’ultima delle misure simbolo della lotta al Covid: l’isolamento domiciliare dei positivi al virus, che fino ad ora è stato di 5 giorni senza obbligo di tampone finale. Finisce nel cassetto dei ricordi anche l’obbligo di girare con la mascherina tirata su per almeno cinque giorni se si è stati a contatto stretto con un positivo al virus. A dettare l’addio alle due ultime disposizioni dell’era pandemica è il decreto omnibus che è stato varato lunedì dal Consiglio dei Ministro, l’ultimo prima della pausa estiva di due settimane.

Emergenza finita, ma serve prudenza

La decisione era stata preannunciata dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, che giorni fa avevo detto a chiare lettere: «Il Covid è oramai finito e l’isolamento è una misura anacronistica, peraltro ampiamente disattesa. I problemi della sanità per fortuna oggi sono altri».
Così di fatto il Covid viene declassato a livello dell’influenza e come per questa non i dati relativi a contagi, ricoveri e decessi non verranno più rilevati giorno dopo giorno e pubblicati settimanalmente dal Monitoraggio a cura dell’Iss, ma saranno acquisiti con cadenza settimanale, con una probabile dilazione anche dei tempi di pubblicazione.

Una decisione che cade quando in realtà il virus qualche campanellino di allarme ha cominciato a farlo suonare. Prima di tutto i contagi sono in lieve risalti in Italia, con oltre 1.300 casi in più rilevati dal Monitoraggio Iss della scorsa settimana e anche i decessi sono in aumento da 25 a 45, mentre dopo mesi l’Rt, l’indice di contagio, e tornato a salire sopra la soglia epidemica di uno, il che lascia presagire una nuova crescita dei casi.


"Ma a preoccupare di più sono le nuove varianti. - spiega Sellitto - Le più contagiose e già note Kraken e Arturo alle quali ora si aggiunge la EG.5 già ribattezzata Eris, che in Gran Bretagna sta destando un po’ di apprensione.  Una analoga crescita dei casi si sta verificando già da un paio di settimane negli Usa e quel che temono gli esperti è il mix autunnale tra influenza e Covid, che potrebbe creare più di un problema nelle fasce fragili della popolazione, da noi particolarmente estese vista l’età media avanzata degli italiani.

Tutto questo, al di là dello stop odierno all’isolamento, lo sanno bene al ministero della Salute, tanto che nella bozza di decreto oggi all’esame del Governo si precisa che «il ministro della Salute verifica l’andamento della situazione epidemiologica, anche ai fini dell’adozione di misure eventualmente necessarie al contenimento e al contrasto della diffusione del virus». E per questo resta fermo il potere del ministro della Salute «di emettere ordinanze di carattere contingibile e urgente in materia di igiene e sanità pubblica». Dunque non ci sarà ovviamente alcun obbligo ma una raccomandazione forte a vaccinarsi rivolta alla popolazione over 65 e ai pazienti fragili e super-fragili, senza limiti di età.