Migranti in Irpinia, aumentano gli arrivi e cresce la richiesta di centri di accoglienza, per far fronte all'emergenza. I comuni in provincia di Avellino fanno la loro parte, ma non bastano le sedi messe a disposizione da amministrazioni e volontari, diocesi e caritas e il vicedirettore della Caritas Diocesana di Avellino, Don Vitaliano della Sala, lancia la proposta: utilizzare le strutture dismesse dell'Ex Maffucci di contrada Pennini e dell'ex ospedale San Giuseppe Moscati per creare grossi centri, che possano dare risposta definitiva e concreta agli arrivi in netto aumento di profughi e migranti.
"In questo modo potranno essere utilizzate strutture, attualmente in disuso, già predisposte e suddivise per accogliere. Si tratta di grossi plessi che potrebbero dare risposta ad ogni richiesta, evitando le microdistribuzioni a macchia di leopardo sul territorio irpino - spiega Don Vitaliano Della Sala -. Senza contare che ci sono comuni che fanno loro la parte e altri comuni che non danno risposta, alla richiesta che arrivano direttamente dalla Prefettura per accogliere i profughi e migranti".
Second il parroco di Capocastello non si deve più ragionare in termini di risposta in emergenza, ma bisogna capire che l'accoglienza sarà sempre più prassi quotidiana ed inevitabile, per tutto il territorio italiano.
"In un Paese come il nostro, in cui la denatalità è crescente - spiega Don Vitaliano -, gli immigrati possono rappresentare risorsa e forza lavoro. Non levano nulla alle comunità in cui arrivano, ma potrebbero rappresentare forza e crescita per il tessuto economico e sociale del territorio. Mi auguro che la proposta di creare centri di accoglienza in quei due ospedali dismessi, possa essere valutata dalla politica per dare una risposta definitiva e concreta a quanto necessario per rendere possibile e rapida l'accoglienza dei profughi in Irpinia".
Intanto la mensa dei poveri di via Morelli e Silvati è piena, gli arrivi sono continui. A Bellizzi Irpino è stato creto un hub di prima accoglienza e sono già venti gli abitanti della Costa D'Avorio, arrivati nel piccolo centro alle porte di Avellino. I residenti sono divisi sulla creazione del centro nell'ex scuola elementare. In tanti chiedono maggiori garanzie, comunicazioni e certezze sul futuro della struttura, che è ubicata nei pressi della palazzine popolari.