Nel quartiere di Bellizzi irpino c'è fermento. Dopo l'arrivo di sei migranti provenienti dalla Costa d’Avorio, sistemati nell’edificio adibito a centro di prima accoglienza nell'ex scuola elementare, si è aperto il dibattito. Ad occuparsi del servizio di accoglienza sono i volontari della Caritas. Gli abitanti del quartiere hanno convocato un'assemblea pubblica invitando anche il sindaco Gianluca Festa per chiedere chiarimenti. Ma il primo cittadino non è potuto intervenire. Un'occasione di confronto a cui hanno preso parte anche anche alcuni esponenti del circolo Pd “Aldo Moro”, l’ex presidente Alto Calore, Raffaello De Stefano, l’ex consigliere comunale, Tonino Iannaccone.
I cidittadini lamentano la scarsa informazione ricevuta rispetto alla decisione di allocare i migranti nei locali della scuola, edificio di cui si attende da tempo una riqualificazione e rifunzionalizzazione a servizio del quartiere. L'obiettivo non è alimentare intolleranza o razzismo, piuttosto offrire un contributo reale della comunità di Bellizzi all'accoglienza e all'inclusione. Dopo l’incontro, una delegazione ha visitato il centro Caritas e ha incontrato i migranti.