Caldo torrido, rischi disagi per i cittadini anche sul versante acqua. Il numero uno dell'Alto Calore scrive ai sindaci per chiedere collaborazione e ordinanze anti spreco, che ottimizzino il risparmio delle risorse. «Subito ordinanze comunali anti-spreco, altrimenti, nonostante le piogge di giugno, il rischio di andare in emergenza idrica sarà molto concreto». Il manager dell'Acs Michelangelo Ciarcia, scrive ai sindaci e li invita a mettere per iscritto il divieto di usi della risorsa che non siano per scopi idropotabili. Dunque, stop ad operazioni come riempire le piscine, innaffiare i giardini e lavare la propria auto con l’acqua del rubinetto. Temperature torride e aumento dei consummi, impongono livelli di attenzione agli sprechi massimi. «L’andamento dei complessi sorgentizi - si legge nella nota - mostra una condizione migliore rispetto alle annualità precedenti per effetto delle piogge avutesi nelle ultime settimane di giugno. Ciò, però, non deve far calare l’attenzione su un problema che può riproporsi in maniera repentina e in modo drammatico. A questo riguardo basti considerare il progressivo, notevolissimo, aumento delle temperature ancora in atto, che ha già fatto innalzare in maniera considerevole gli assorbimenti idrici, neutralizzando in parte i benefici ottenuti. È ipotizzabile che la persistenza delle attuali condizioni meteorologiche possa provocare un brusco cambiamento dell’attuale stato dell’approvvigionamento idrico, riproponendo le criticità registrate negli anni scorsi». Nella missiva rivolta ai sindaci si chiede collaborazione agli amministratori con quella che è un’ordinanza “suggerita” da diversi anni a questa parte. L’obiettivo è non sperperare la risorsa.
Alto Calore, verso l'emergenza idrica in Irpinia: "Non sprecate l'acqua"
Ciarcia Acs: servono ordinanze comunali anti sprechi
Avellino.