Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Giuseppe che racconta la sua esperienza all'ospedale Moscati di Avellino.
"Mi chiamo Giuseppe Varriale
Sono nato a Napoli 56 anni fa e da 6 vivo in provincia di Milano. Nel 2021 ho vissuto in modo drammatico un problema di carcinoma al colon retto che, a seguito di complicanze mai chiarite fino in fondo, mi ha portato a tre operazioni in due mesi. Oggi sono in follow up e rimarrò quasi sicuramente stomizzato per tutta la mia vita.
Quando circa tre mesi fa, sempre a Milano, a seguito delle mie problematiche di Fibrillazione atriale parossistica mi è stato consigliato di eseguire un intervento di crioablazione non ho esitato neanche un attimo e ho contattato la cardiologa che mi ha sempre seguito quando vivevo a Napoli, la dottoressa Emilia Ragno. Quando la dottoressa mi ha spiegato che all’Ospedale san Giuseppe Moscati di Avellino effettuavano questo tipo di operazioni ho deciso di effettuare l’operazione presso questa struttura sanitaria.
Per una volta il “viaggio della speranza” non avveniva da Sud verso Nord ma esattamente all’inverso. Oggi sono orgoglioso di raccontare questa mia esperienza che parlerà di eccellenza in tema di strutture ospedaliere e di professionalità da parte dei medici e infermieri.
Sono stato ricoverato presso l’ospedale San Giuseppe Moscati il giorno 22 maggio u.s.
Quello che mi ha subito colpito di questo ospedale è l’ordine e la pulizia da quando entri nella struttura fino al reparto di cardiologia presso cui sono stato ricoverato. La disponibilità di tutti gli infermieri (sempre con il sorriso) e la competenza di tutti i medici con sui sono venuto a contatto. Un particolare grazie va al dott. Felice Nappi.
Il dott. Nappi il giorno precedente l’operazione mi ha incontrato per spiegarmi in modo dettagliato come sarebbe stata la crioablazione. Nel frattempo ha “ricontrollato” lo stato delle cose con un ecocardiogramma.
Il giorno 23 sono stato operato con una sedazione blanda quindi ho potuto “ammirare” da sveglio come il dott. Nappi e tutta la sua fantastica equipe hanno affrontato l’operazione. Ne sono rimasto da un lato affascinato, per l’intesa, la competenza tecnica e la professionalità del team, dall’altro commosso per l’umanità con cui il dott. Nappi e i suoi collaboratori (e su tutti un infermiere di cui purtroppo non ricordo il nome) mi sono stati vicini in sala operatoria.
L’operazione è riuscita perfettamente e il giorno 24 sono stato già dimesso.
Davvero grazie a tutti.
p.s. dottoressa Ragno aveva proprio ragione……