“Non si può essere forti con i deboli e deboli con i forti. All'Avellino calcio è stato concesso di tutto mentre si è usato il pugno di ferro con le società minori”.
I consiglieri di opposizione Ettore Iacovacci e Dino Preziosi tornano a denunciare, in Commissione Trasparenza, presunte irregolarità nella gestione dello stadio Partenio. "Ai tempi della Sidigas, se per una settimana la società non pagava la locazione si intimava lo sfratto di morosità, oggi questo non viene fatto, anzi".
"Inoltre, abbiamo visto che qualche dirigente ha fatto la convenzione senza una delibera di giunta autorizzativa che stabilisse la durata, il prezzo e le condizioni. Questo è un fatto di una gravità estrema - ha dichiarato Preziosi - tant'è vero che, mancando la delibera, in contabilità non hanno potuto mettere gli eventuali crediti che il Comune vantava nei confronti della società".
"Poi c'è stato un abbattimento dei canoni molto importante per il Covid nonostante lo stato di predissesto, ma come lo ha fatto per l'Us Avellino avrebbe dovuto farlo per tutte le società minori perché il principio va applicato a tutti e non solo al più forte”.
Preziosi solleva anche dubbi che l'attuale proprietà dell'Us Avellino possa partecipare al project financing per il nuovo Partenio. “Essendo moroso non so come l'Us Avellino potrà partecipare al project".