Diciamo la verità: è destinato a restare un sogno il viaggio di Papa Francesco fino a Montevergine nell'anno del giubileo che celebra i 900 anni della fondazione dell'Abbazia dei benedettini.
"Non perdiamo la speranza", si è limitato a dire il segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin, quasi per lasciare aperto uno spiraglio dopo che aveva spiegato chiaramente che "i viaggi del Papa sono stati già decisi e Montevergine non è in agenda". Dunque, inutile illudersi.
Peccato perché Montevergine e l'Irpinia hanno dato prova di grande affidabilità nell'organizzazione di grandi eventi com'è successo nella splendida domenica vissuta con il cardinale Parolin, due Ministri come Piantedosi e Sangiuliano, il governatore della Campania De Luca, politici, sindaci e prefetti.
Insomma, sul piano dell'ordine pubblico e dell'organizzazione dell'evento c'è solo da fare i complimenti a tutti dalle forze dell'ordine senza distinzioni, alla macchina organizzativa allestita con impeccabile precisione dall'abate di Montevergine Riccardo Guariglia. Insomma, aspettando il Papa – al di là se verrà o non verrà – l'Irpinia cattolica e laica ha vissuto una grande giornata di emozioni e grande spiritualità, un "evento storico" come l'ha definito l'Abate. Ed ha avuto ragione.