Avellino celebra Santa Rita: domani la processione con l'incognita maltempo

Domani sera alle ore 18.30 ci sarà l'attesa processione in onore della Santa dei casi impossibili

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Avellino.  

Avellino celebra tra rose rosse e preghiere, novene e messe Santa Rita, la santa dei casi impossibili. Da giorni la chiesa di San Francesco Saverio viene raggiunta da fedeli per l'omaggio alla Santa tanto cara alla pietà popolare.

Domani torna la processione, tra le strade riassettate del centro storico : il  corteo partirà il 22 maggio alle 18.30 dalla chiesa di San Francesco Saverio, attraverserà via Del Gaizo, percorrerà via Circumvallazione, piazza D’Armi, via de Concili, corso Vittorio Emanuele, piazza Libertà fino al rientro in chiesa. “Si tratta di un culto fortemente radicato in città – spiega don Antonio Dente, parroco della chiesa di San Francesco Saverio – che resiste da quasi cento anni in questa chiesa. Prima che fosse realizzata la statua portata tradizionalmente in processione, oggetto del culto dei fedeli era un’altra statua conservata nella chiesa di San Generoso”.

Oggi, intanto, alle 11, si è tenuta la celebrazione eucaristica con la benedizione dei bimbi, alle 17.30, nuova celebrazione eucaristica con la benedizione delle rose

Protettrice delle donne maritate infelicemente e delle cause impossibili, Santa Rita scelse la vita monastica per trovare conforto dalle tragedie familiari che avevano colpito la sua vita. Giovanissima, fu data in sposa ad un uomo violento. Il marito fu assassinato e nel giro di poco tempo anche i figli lo seguirono nella tomba. Malgrado ciò Santa Rita si adoperò per riappacificare la famiglia del marito con gli assassini, interrompendo cosi la spirale di odio che si era creata. Entrò in convento e lì visse gli ultimi 40 anni di vita. Poco prima di morire, immobilizzata a letto, santa Rita chiese ad una sua cugina di portarle una rosa e due fichi dalla casa paterna. Era inverno, ma i frutti c’erano e la cugina glieli portò.
Da allora la rosa è il fiore caro alla santa, capace di vincere le spine che la vita le aveva riservato, tra dolori e sofferenze. Una cerimonia quella della marcia in onore della santa che vede sfilare ogni anno migliaia e migliaia di fedeli e devoti in città.