Avellino, grido d'allarme dei pensionati: "Stanno uccidendo la sanità pubblica"

Governo e Regione Campania nel mirino dello SPI-CGIL che è sceso in piazza nel capoluogo irpino

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Avellino.  

“Il Governo e la Regione stanno affossando la sanità campana”. E' il grido d'allarme dei pensionati irpini che in mattinata sono scesi in piazza.

Un corteo e un sit-in davanti la Prefettura di Avellino, nonostante la pioggia, per sostenere le richieste delle categorie nei confronti del Governo e del Sistema delle Imprese, al fine di ottenere un cambiamento delle politiche industriali, economiche, sociali e occupazionali ma anche per dar voce alle criticità, che vivono i pensionati legate a un insufficiente assistenza sociale e a politiche sanitarie inadeguate con liste d'attesa infinite.

“Le persone più fragili sono quelle che stanno peggio - ha dichiarato il segretario SPI Cgil Avellino, Dario Meninno - il Governo sta usando i pensionati come bancomat. Le liste d'attesa sono infinite, per effettuare una visita bisogna aspettare mesi. A questo si aggiunge il decreto sull'autonomia differenziata che colpirà soprattutto le regioni del Sud. Malgrado la Meloni continui a dire che non ce l'ha con i poveri, tutte le politiche che sta mettendo in campo vanno verso l'idea che il povero sia un problema".

“Questa sanità sta uccidendo gli anziani a causa delle scelte del Governo nazionale e anche per responsabilità della gestione regionale – gli fa eco Luigi Savio, segretario regionale dello Spi Cgil - negli ultimi provvedimenti il Governo non ha aumentato il fondo sanitario, dopo tre anni di pandemia siamo l'unico paese della Comunità Europea a non averlo fatto. Quindi, diventerà impossibile anche programmare un piano straordinario di assunzioni che serve a mantenere quello che già c'è e mette in grande pericolo tutto il PNRR sulla costruzione delle case di comunità".