Avevamo richiesto che la Casetta di Vetro di Piazza Kennedy diventasse un presidio sociale e non come più volte paventato, dalle destre cittadine, un luogo di sicurezza e vigilanza che avrebbe reso ancor più vuoto, ed impersonale, Parco Di Nunno.
Siamo contenti che si sia imboccata questa strada, ed apprezziamo la scelta di scommettere sul mondo della cooperazione, soprattutto per integrare nel mondo del lavoro i ragazzi diversamente abili, in una società che non da spazio e protagonismo alle fasce più fragili della popolazione.
Il nostro unico rammarico sulla vicenda è la scelta dell’Amministrazione di schivare il confronto con le nostre realtà, che in più riprese avevano manifestato l’interesse ad aprire percorsi di co-progettazione che avrebbero solo potuto arricchire le idee di partenza.
Pertanto restiamo a disposizione per sostenere con eventi e progettualità la costituzione della cooperative e le attività nelle tematiche che ci sono proprie, nella speranza che la casetta di vetro diventi un laboratorio di partecipazione e cittadinanza.