Covid Avellino, il primo contagio il 6 marzo 2020: dopo 3 anni stop bollettino

Da ieri si è fermata la comunicazione quotidiana dei contagi dell'Asl anche in Irpinia

covid avellino il primo contagio il 6 marzo 2020 dopo 3 anni stop bollettino

Il ricordo del primo contagio in Irpinia, ad Ariano, i focolai, i lockdown, i morti, la paura. In Campania il primo caso venne accertato il 26 febbraio 2020

Avellino.  

Stop ai bollettini covid, anche in Irpinia si ferma la comunicazione quotidiana dell’Asl sul numero dei contagi, comune per comune, e dei tamponi processati. Una svolta che conferma il progressivo ritorno alla normalità, dopo i lunghi anni di pandemia, i primi mesi del rientro dell’emergenza e il cauto ottimismo delle istituzioni. Continua la campagna vaccinale, ma forse è anche tempo di ben sperare per la fine di lunghi anni da incubo anche in Irpinia. 

Da ieri la Regione Campania non ha più inoltrato la nota stampa col bollettino giornaliero dei contagi Covid-19. La disposizione – che segue quella del governo e quella di molte altre regioni – è stata resa nota dall'ufficio stampa dell'Ente guidato da Vincenzo De Luca. 

Il primo caso covid in Campania venne accertato il 26 febbraio del 2020, il primo caso in Irpinia il 6 marzo del 2020. In provincia di Avellino a risultare positiva fu una donna di Ariano, che venne poi trasportata al Moscati ed isolata. Fu l’inizio dell’emergenza rossa in Irpinia, con i primi 33 isolamenti per i contatti diretti della donna. Venne chiuso il pronto soccorso del Frangipane dove la donna era entrata. Sono poi passati i mesi, gli anni di emergenza in Irpinia, la conta drammatica dei morti, come nel resto del mondo. Nel solo 2020 sono stati 8850 i positivi al coronavirus in Irpinia accertati. Numeri che si sono aggiunti a numeri sempre crescenti anche nel 2021, 2022 e continuano ad esserci. Ma grazie alla campagna vaccinale l’emergenza è rientrata progressivamente. Nei nostri occhi restano impresse le immagini drammatica delle fasi acute dell'emergenza, delle chiusure, delle ambulanze in coda con i malati coronavirus a bordo che arrivavano in ospedale, gli isolamenti e la tragica conta dei decessi, che non ha risparmiato giovani o anziani. 

Era l’ufficio stampa della Protezione Civile regionale che, per tre lunghi e drammatici anni ha garantito il triste computo dei contagi e delle vittime della pandemia di Sars-CoV2. Il bollettino veniva spedito alle redazioni dei media e poi propagato a mezzo social sia sulle pagine istituzionali dell'Ente che su quella Facebook di De Luca . Il primo caso Covid registrato ufficialmente in Campania è datato 26 febbraio 2020, il primo bollettino fu diramato il 29 febbraio. Dunque tre anni esatti in cui la relazione su contagi, tamponi effettuati, ricoveri, vittime e guariti è stata diffusa ogni pomeriggio, dal lunedì alla domenica senza alcuna sospensione nemmeno nei giorni di festa. Il computo dei dati Covid continuerà ad essere effettuato: la Regione Campania fornirà comunque i dati a chi ne farà richiesta.