Apprendiamo con gioia che l’ASL di Avellino abbia inteso riconoscere le prestazioni rese alla professoressa Arianna Rosa, privata fino ad oggi del sacrosanto diritto alla salute. Ma se questa triste vicenda per la sanità irpina si è conclusa positivamente, grazie soprattutto alla tenacia ed alla caparbietà della sua coraggiosa protagonista, non possiamo chiudere gli occhi di fronte al dato sconvolgente degli oltre 400 pazienti in lista di attesa dopo la chiusura del centro A.I.A.S. di Avellino, la metà dei quali in età evolutiva.
La Città di Avellino non può essere trattata in questo modo!
Veramente non riusciamo a comprendere le ragioni per le quali il Governatore De Luca si rifiuti di esaudire la richiesta inevasa di servizi alla salute da parte dei numerosissimi disabili gravi della Città di Avellino ottemperando alla sentenza del TAR di Salerno.
Dallo scorso mese di agosto una sentenza ribadisce infatti, senza alcun equivoco, la significatività dello storico centro di riabilitazione di Avellino di via Morelli e Silvati – disponendone l’immediata riapertura.
Primavera Meridionale sarà in campo, nelle prossime settimane, per difendere il diritto alla Salute degli avellinesi con una costante azione politica, fino a quando la Regione non avrà restituito il centro A.I.A.S. alla Città.