Caro bollette: ad Ariano: pronti a scendere in strada come nel 2004

Domenica 18 settembre un primo gesto di protesta, la consegna delle bollette. Ecco dove racarsi

caro bollette ad ariano pronti a scendere in strada come nel 2004

Parte la disobbedienza al caro bollette anche in Irpinia. Nasce un movimento ad Ariano

Ariano Irpino.  

"E' ora di dire basta a questo massacro".  Parte dall'Irpinia, da Ariano, comune più importante dopo la città capoluogo, una forte mobilitazione contro il caro energia. Un primo forte segnale ci sarà già domenica prossima, 18 settembre, quando commercianti, imprenditori e cittadini si recheranno dalle 17 alle 19 nel centro sociale di rione Martiri accanto al centro vaccinale Vita per consegnare una copia dell'ultima bolletta energetica riferita ad agosto 2021 e agosto 2022.  L'iniziativa è stata estesa anche ai comuni limitrofi.

E' un dramma che non conosce confini. "L'unione fa la forza. Faremo sentire alta la nostra voce, partendo da qui, chiedendo un incontro con il prefetto di Avellino e fino ad arrivare a Roma. Se si continua così, saremo costretti a licenziare i dipendenti e a chiudere le nostre attività".

E' il grido disperato che vede uniti dallo stesso dramma imprenditori e commercianti. "Questa battaglia riguarda tutti ed è necessario far sentire la nostra voce. La situazione è diventata insostenibile: attività commerciali e famiglie sono alla canna del gas. Siamo seriamente preoccupati."

Emblematico il caso di Flumeri, Una bolletta dell’energia elettrica da 105.000 euro recapitata ad una lavanderia industriale gestita da un giovane imprenditore arianese, tra i più danneggiati.

Una situazione difficile che riguarda l’intera nazione e che sta assumendo risvolti drammatici soprattutto nelle aree interne già gravemente segnate dalla pandemia, con imprese, commercianti e famiglie ormai sul lastrico.

Di fronte a questa ingiustizia Ariano non resterà in silenzio e intende mostrare la sua forza come nel 2004, quando nella lotta di popolo contro la discarica vinta dalla gente e non dalla politica, riuscì a sigillare la città in entrata e uscita, con forza e determinazione rispedendo al mittente i camion carichi di rifiuti e a chiudere per sempre la discarica di difesa grande, la cui ferita purtroppo niente e nessuno potrà mai rimarginare.