Monsignor Arturo Aiello, Vescovo di Avellino, si racconta durante la minicrociera nel golfo di Sorrento e svela un inedito assoluto sulle proprie origini di cui non c'è traccia nella biografia ufficiale.
Un momento di forte intimità umana e spirituale che il Vescovo condivide con un uditorio devotamente attento a cogliere spunti e riflessioni inisiti nel messaggio che Mons. Aiello intende trasmettere ai fedeli in un momento di serena vacanza.
"Agli inizi del '900 tra una lezione e un'altra nacque un amore tra un prete e una pianista...". Inizia così il racconto del Vescovo e quel prete è Mariano Maresca, nato a Piano di Sorrento e che diventerà un illustre filosofo e rettore di università come si legge nella dettagliata biografia pubblicata dalla Treccani.
"Non nacque solo un amore - continua Mons. Aiello - perchè la donna restò incinta". Probabilmente lui promise di dedicarsi a questa donna e alla figlia che nacque diede il nome di Laura in onore della Madonna del Lauro di Meta e, poichè nacque nel mese di aprile, le fu dato il cognome di Aprile, spiega Mons. Aiello evidenziando che, all'epoca, trattavasi di una consuetudine quella di assegnare come cognome ai bambini non riconosciuti dal padre legittimo il nome del mese dell'anno.
"Questa bambina fu allontana e data in affido con un vincolo definitivo a una famiglia di contadini, mentre il prete lasciò il ministero per dedicarsi all'insegnamento con un futuro roseo per lui..." spiega il Vescovo "...Morì la moglie e lui si risposerà. Si chiamava Mariano Maresca, diventò un professore di filosofia, un docente universitario e anche rettore dell'università di Urbino, mi sembra, dopo la 2° guerra mondiale fu eletto senatore del primo senato della repubblica, non riuscì mai ad accomodarsi nei comodi banchi perchè morì. Ha fatto tante pubblicazioni, soprattutto di pedagogia, apparteneva dal punto di vista filosofico alla sinistra hegeliana. Questo prete è il mio nonno naturale".
Così Mons Aiello svela la storia della sua famiglia di nascita perchè la bambina figlia naturale del Maresca era sua madre e spiega: "...Perchè vi ho raccontato questa storia? Perchè potrei dire, sorridendo, che io sono nato sull'altare, perchè nel mio sangue è scorso del buon sangue presbiteriale. Io non l'ho mai conosciuto, neanche mia mamma che era quella bambina che destava scandalo. Questa storia tanto dolorosa, per mia madre, questa bambina vissuta da contadina mi ha trasmesso una sensiblità malata, cioè esasperata, che le veniva dal suo sangue. Dopo questa mia confessione io non ho nessuna colpa, nè questo particolare ha avuto influenza sulla mia vocazione perchè ne ho avuto conoscenza quando ero già avviato.
Fu un peccato di infedeltà del sacerdote e della donna che viveva un amore proibito: il peccato è il luogo della misericordia di Dio, ma può essere il prologo di una grande storia. Io sono nato il 14 maggio, quando la storia della chiesa celebra San Mattia che fu associato al collegio dei 12 apostoli al posto di Giuda. Sono delle coincidenze che dicono che quello che non hai fatto tu,lo fa il figlio, il nipote...quello che non si fa in una generazione la fa quella successiva e nelle mani di Dio ciò viene trasformato in grazia. Sotto la Madonna del Lauro sono avvenute delle grazie e anche degli errori che possono essersi trasformati in bene".