Autismo, dopo la scuola c'è il nulla: ma si può fare di più

Interesante giornata di sensibilizzazione ad Ariano Irpino

autismo dopo la scuola c e il nulla ma si puo fare di piu

Un dato preoccupante quello che riguarda in modo particolare il territorio di Ariano in Irpinia

Ariano Irpino.  

Dopo la scuola c’è il nulla. Servono maggiori progetti di inclusione sociale a sostegno dei bambini affetti da autismo in Campania.

Una situazione di vera e propria emergenza accentuata ancora di più dalla pandemia. Da qui la necessità di un maggiore sostegno in termini concreti e a cuore aperto. Interessante giornata di sensibilizzazione sul tema dell'autismo, quella che si è tenuta oggi ad Ariano Irpino, d'intesa con il comune rappresentato dal sindaco Enrico Franza e dall'assessore alle politiche sociali Pasqualino Molinario. Sono intervenuti Biagio Ruocco, Giusy Nozzolino referente territoriale de I bambini delle fate, Valentina Scarpellino fata de I bambini delle fate.

E' stato affrontato il tema dell'autismo e altre disabilità. "Cerchiamo sostenitori pronti a sporcarsi le mani per realizzare progetti come: calcio, nuoto, danza, terapie, per i nostri bambini di Ariano Irpino e dintorni. Insieme possiamo volare alto. 

Un dato preoccupante quello che riguarda in modo particolare il territorio di Ariano in Irpinia come spiega l’assessore alle politiche sociali Pasqualino Molinario nell'intervista allegata all'articolo.

Insieme si può nasce a Sarno nel 2019 dalla volontà del presidente Biagio Ruocco e la moglie Giusy Nozzolino, che vivono in prima persona l’autismo attraverso il loro figlio Ciro. Grazie alla collaborazione dei soci fondatori hanno formato quest’associazione, che ha lo scopo di creare progetti di inclusione e autonomia volti a migliorare la vita delle tante, troppe famiglie che vivono la sfida dell’autismo e della disabilità ogni giorno.

"Come associazione ci siamo prefissati l’obiettivo di aiutare le famiglie che vivono l’autismo con progetti concreti . Visto che in Campania, ma soprattutto in Italia, aiuti concreti e mirati esistono solo parzialmente, quindi cercheremo di tappare quelle falle presenti nel sistema. Grazie ad “insieme si può” cerchiamo attraverso progetti di poter aiutare tanti bambini e conosciamo tanti donatori che diventano a loro volta “una grande famiglia solidale”.

Essere genitori di un bambino speciale ti rende speciale, devi solo decidere cosa farne di questo dono, noi abbiamo deciso di condividerlo e cercare di aiutare piu’ famiglie possibili. I progetti che vogliamo realizzare sono di vita comune. Ci sono troppi pregiudizi che ruotano intorno all’autismo. Un bambino autistico ha gli stessi diritti di qualsiasi altro bambino e attraverso Insieme si Può puntiamo ad abbattere queste barriere sociali."