Ultimo aperitivo al Frap’s: "Quei 100 metri che trasudano la storia di Avellino"

Il ricordo dei ragazzi degli anni ’80 e ’90 all’ombra di quel portoncino simbolo di una città che fu

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Avellino.  

Vola via sotto i colpi di una ruspa un punto di riferimento per tante generazioni di giovani avellinesi.

Il Frap’s al Corso Vittorio Emanuele per tanti è stato più di un semplice bar, è stato un simbolo, uno stile di vita.

Oggi è stato il giorno della demolizione.

E allora in molti che hanno vissuto i fasti del Frap’s negli anni ’80 e ’90 si sono voluti ritrovare davanti al “mitico” portoncino per un ultimo scatto, un ultimo ricordo di quel pezzo dell’Avellino che fu.  

“Storicamente quel portone ha rappresentato l’ingresso al Frap’s dei tifosi – ha dichiarato il sindaco Festa - Con la famiglia Marinelli, lo abbiamo consegnato a Sabino Spiezia, una delle figure storiche del tifo biancoverde.  Il compito sarà quello di restaurarlo e di ridonarlo alla città per conservarlo. Molte generazioni lo ricordano come un’icona di quegli anni”.

Gianpietro Verosimile ricorda anche Ananas&Bananas. “Questi erano i 100 metri più belli della mia vita, che trasudano la storia di questa città. Un’epoca in cui Avellino offriva poco o nulla, ma, qui, davanti al Frap’s, accadevano cose inimmaginabili".

"Qui - ci racconta - si decidevano le sorti delle trasferte dell’Avellino Calcio così come si organizzavano le feste di Capodanno. Con l'amico Sabino vogliamo custodire quel portoncino, magari farlo a Villa Amendola, potrebbe essere la sua giusta collocazione”.