«Ecologia, integrazione socio – culturale e riappropriazione degli spazi pubblici. Sono questi i nostri pallini fissi, intesi come valore di accrescimento»così Andrea Famiglietti, coordinatore del Forum dei Giovani di Atripalda. Ventisei anni, Andrea è un giovane antropologo (si è laureato con Stefano De Matteis all’Università di Salerno), non ama farsi chiamare presidente, perché «il Forum è di tutti» e nutre una grande passione per la sua città.
Il Forum si è costituito ufficialmente il 12 giugno 2014 ma «eravamo ‘operativi’ anche prima, soprattutto intorno alla pietosa questione del Parco pubblico di Atripalda».
Nel suo primo anno di vita il Forum, coordinato da Famiglietti ha portato avanti l’impegno per le tematiche ambientali: «abbiamo organizzato le giornate di pulizia al Parco, in villa comunale e a contrada Alvanite. Luoghi spesso protagonisti di degrado urbano» spiega.
Per quest’ estate hanno organizzato: “Tricare”- il festival del perditempo”: «volevamo giocare con la tradizione: “tricare”, in dialetto significa perdere tempo, attardarsi, indugiare. L’idea era proprio ricrearne l’atmosfera». L'idea nasce dalla voglia di legare tradizione e contemporaneità con l’intento di coinvolgere non solo i giovani ma anche bambini ed anziani.
Andrea, ci spiega che la manifestazione ruota intorno a due aspetti fondamentali della città di Atripalda. Da un lato il rapporto con il luogo prescelto: piazzetta Garibaldi, nel cuore del centro storico, sede dell’ex dogana. «Abbiamo accolto l’appello di Carmine Tranchese , una provocazione per rivalutare seriamente la vivibilità del centro storico. Abbiamo dato inizio ad un’opera di pulizia e opere di decoro urbano, con la preziosa collaborazione delle persone del quartiere. La piazza ha riacquistato dignità e un forte senso di comunità. L’altro aspetto è legato all’intenzione di farne un polo artistico. Piazzetta Garibaldi è stata, infatti, ridenominata piazzetta degli Artisti. “Tricare”, in questo senso, sarà una sorta di laboratorio delle idee. “Gli stimoli nascono nei silenzi, nelle interruzioni, in quelle pause che la vita si prende tra un fatto e la sua continuazione”, viene da pensare alla riflessione di Mario Soldati – ripresa poi da Sandro Onofri – che vedeva nella perdita di tempo la nascita delle idee migliori.
Il Festival si terrà il 19 e il 20 agosto: tra aree giochi ad hoc (da perdita di tempo, ovviamente), aperitivi e degustazioni, sarà allestita una scenografia creata per l’occasione e in serata si esibiranno band della scena musicale indipendente come: Mr Milk, Ronin e i Surgical Beat Bros. «Per i concerti dobbiamo ringraziare Luca Caserta e Bianca Fenizia del Godot art bistrot . Nell’orizzonte culturale di Avellino sono una presenza vitale».
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Marina Brancato