Pedonalizzazione del Centro Storico, le proposte delle associazioni

La lettera inviata a Prefettura, Comune, Diocesi e Ministero

pedonalizzazione del centro storico le proposte delle associazioni

In campo Irpinia Insieme e Il Bucaneve

Avellino.  

A distanza di un anno, l'amministrazione comunale di Avellino adotta la chiusura al traffico, con relativa isola pedonale, del centro storico.

Probabilmente questo provvedimento si protrarrà fino a Settembre di quest'anno.

Ascoltando coloro che vivono il cuore antico della città, per chi ci abita e chi ci lavora, il disagio non è stato poco, tanto è vero che sempre lo scorso anno sono state inviate due lettere, una indirizzata all'ente comune, l'altra alla Prefettura, dove si chiedevano :

- parcheggi, viabilità, illuminazione, verde, arredi urbani, pulizia e sicurezza

- se proprio doveva essere fatta una chiusura al traffico, non dalle 20, ma dalle ore 21, per consentire il deflusso delle macchine in zona, e di posizionare la transenna al civico 47 di Via Nappi.

Quello che non è si ancora prefigurato è un progetto per questo "luogo del cuore", che ha alle spalle anni ed anni di storia, ma che non è mai stato valorizzato appieno.

Ad esempio : apertura e valorizzazione attività di artigiani, prodotti tipici, agevolazioni per TOSAP verso i commercianti così come per i fitti ; eventi rivolti a tutte le fasce d'età, che possa coinvolgere in particolare i bambini nella conoscenza dei monumenti della Collina della Terra.

Di recente si è tenuta la manifestazione "chiese aperte", a cura dell'Archeoclub, che potrebbe essere coinvolta per questa ed altre iniziative.

Rimuovere la cancellata davanti al Duomo sarebbe già un primo passo verso un centro storico "aperto".

Un progetto di quasi 40 anni fa e che potrebbe essere riproposto :

- interconnessioni tra chiese del posto come quella di Santa Maria di Costantinopoli, San Biagio, dell'Annunziata, e ricordando anche i ruderi di San Nicola dei Greci, per arrivare a Monserrato e San Generoso

- apertura/fruizione del Museo Diocesano

- riapertura dei cunicoli longobardi

- fruizione completa della casa della cultura"Victor Hugo", ricordando la venuta ad Avellino del famoso scrittore nel 1808 e coinvolgendo le associazioni Italo Britannica, Italo Tedesca ed Italo Francese per gli scambi culturali

- riapertura del castello anche in previsione del novecentenario previsto nel 2030 dell’unificazione dell’Italia meridionale con la costituzione del Regno di Sicilia, avvenuta col famoso “incontro di Avellino” del 27 settembre 1130, che assegnava la corona regia a Ruggero II il Normanno, investendolo del titolo di “dux Apuliae, Calabriae et Siciliae”

- fare del Teatro Comunale Carlo Gesualdo un polo di eccellenza per la formazione di giovani talenti nelle arti della danza e dello spettacolo

- Casina del Principe come museo virtuale o perchè no, della fotografia, avendo diversi bravi fotografi che immortalano scatti della nostra terra

Infine facendo in modo che il centro storico di Avellino diventi una grande CASA DELLO STUDENTE, ospitando in tanti appartamenti sfitti i tanti allievi dell'Istituto Agrario "De Sanctis", di scienze infermieristiche all'A.O.R.N. "San Giuseppe Moscati" e del Conservatorio Cimarosa, provenienti da ogni parte del mondo, disponibili da sempre ad organizzare concerti nell'area tra il castello ed il teatro.

Senza dimenticare nella maniera più assoluta il recupero della Dogana a 30 anni dall'incendio ed una torre dell'orologio sempre più fioca, e che potrebbe essere aperta per salirne le scale se possibile ed arrivare a vedere il panorama della città.

Da queste proposte può partire una gradualità di progetti anche per altre zone della città, il nostro ricordo resterà impresso nel 2 luglio 2005, quando una notte bianca di sabato coinvolse TUTTA, e sottolineiamo, TUTTA LA CITTA', con grande partecipazione di gente, con attività commerciali e culturali in grande fervore, la speranza è di tornare a quel periodo storico e di migliorare lo stato attuale del centro storico di Avellino e di conseguenza di tutta la città.