Non è stato soltanto un’occasione per ricordare la sua persona, perché Gennaro Bellizzi resta ancora presente e indimenticabile e l’associazione “Controvento”, di cui è stato fondatore e vice presidente, ha organizzato presso la Chiesa di San Ciro, un momento di ritrovo dei suoi amici a distanza di quasi sette mesi dalla sua prematura scomparsa. L’amore per il cardiologo è stata testimoniata dalla presenza di centinai di persone, amici, parenti e conoscenti che hanno voluto onorare il suo impegno civile e professionale.
«Il ricordo è purtroppo forte soprattutto nei familiari - ha detto suo fratello Mario Bellizzi, comandante dei vigili del fuoco di Avellino - nel senso che la sua presenza è una presenza piena sotto il punto di vista umano, sotto il punto di vista medico e sotto il punto di vista di padre di famiglia. Lui era il primogenito, ed io l’ultimo figlio, e dopo la perdita prematura di mio fratello Mimmo, lui ha sviluppato un forte senso di protezione verso tutti gli altri componenti della famiglia, anche per me che ho 57 anni.
Quindi, manca il confronto con una persona che mi voleva bene, con una persona saggia, la persona che aveva veramente il dono della della saggezza. La città gli rende onore ma non perché abbia fatto cose eclatanti ma perché il destino di mio fratello è tutt’uno con questa città.
E non stiamo parlando di un luminare della medicina, non stiamo parlando di un maestro del giornalismo ma stiamo parlando di una persona estremamente umile con un grande rigore morale e con una grande passione verso questa terra». Presente anche Franco Festa di Controvento: «Noi non facciamo un ricordo di Gennaro Bellizzi - ha detto - noi prendiamo Gennaro e lo rimettiamo vivo e presente in mezzo a noi. Gennaro non è un segno del passato ma è il segno del nostro futuro. L’impegno di Gennaro, i valori, l’eticità di Gennaro sono il riferimento forte di Controvento di cui era vicepresidente, ma questo è poca cosa, il dato fondamentale è che Gennaro è veramente vivo e presente tra di noi».