Il bene acqua deve rimanere pubblico, si mettano in piedi tutti gli sforzi possibili per salvare l’Alto Calore. E’ questa la richiesta che si alza da comitati ed esponenti della politica dal Circolo della Stampa dove è andato in scena un confronto all’indomani dell’approvazione del bilancio dell’ente idrico ma verso lo sdoppiamento del distretto che potrebbe portare la provincia di Avellino a maggiori costi.
"Per l’ente di corso Europa deve essere preservato il servizio pubblico, lo sdoppiamento dell’ambito è di fatto già avvenuto e mi pare ci sia poco da discutere - spiega il segretario Pd Nello Pizza - Non è detto che sia un fatto negativo. Alto Calore deve necessariamente risanarsi, il progetto di risanamento messo in piedi dall’amministratore unico Michelangelo Ciarcia mi sembra molto convincente. Procura e istanza di fallimento permettendo, può riportare Alto Calore ad essere un’azienda credibile e sostenibile".
"Al netto del costo dell’energia che incide in maniera devastante sull’erogazione del servizio e sulle previsioni aziendali, il progetto mi pare sostenibile. Mi auguro che con lo sdoppiamento in termini concreti l’aumento dei costi sarà molto modesta, in termini pratici potremmo avere un vantaggio dividendo le due aziende così da abbattere i costi”.