Saranno celebrati domani pomeriggio, alle ore 16, nella chiesa di San Nicola a Gesualdo, i funerali di Peter il sedicenne morto nel reparto di rianimazione dell'ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino, venerdì sera. Torna a casa il corpo di Peter, tra le braccia di papà Rocco e mamma Rita. La Procura ha liberato la salma, che dal Moscati arriverà direttamente in paese, per consentire alla famiglia, ai parenti e amici tutti di poter dare l'ultimo saluto al giovanissimo. Il commissario prefettizio, Franca Fico, ha proclamato per domani il lutto cittadino.
Venerdì pomeriggio in ospedale le procedure per la dichiarazione di morte, dopo ore strazianti di attesa davanti ai monitor che restituivano un encefalogramma piatto. I genitori di Peter in atto ultimo di straordinario altruismo hanno dato l'assenso per la donazione degli organi.
Peter si sarebbe sparato un colpo di arma da fuoco alla testa. La Procura indaga. Atto dovuto in questi casi. Drammatico gesto volontario o un tragico incidente. Queste le due ipotesi su cui gli inquirenti vogliono fare luce. Sono stati sequestrati Pc e telefonino di Peter per capire se qualcosa turbasse la sua serenità, al punto da indurlo al gesto estremo. La dirigente del Liceo Scientifico Aeclanum non ha riferito alcun episodio che possa averlo turbato, anche in paese nessuno riferisce di momenti di disagio, stress, sofferenza del ragazzo. Peter era un ragazzo come tanti, alle prese con la sua vita da adolescente, tra scuola e famiglia, passioni e amici.
Al Liceo Scientifico Aeclanum, i suoi compagni sono attoniti: nessuno ha mai sospettato che un’ombra potesse offuscare la brillante mente di quel ragazzo. In tanti saranno al funerale, in tanto si sono radunati ieri mattina davanti all’istituto di Mirabella per commentare prima dell’ingresso. Un assordante silenzio e preghiere davanti la scuola, che Peter frequentava con profitto.Davanti al cancello di scuola un manifesto per ricordare il loro amico e compagno di scuola. In paese la comunità è sotto choc mercoledì sera si era tenuta una marcia di preghiera pregando e sperando per il miracolo. Tutto il paese era sceso in strada per il miracolo che, purtroppo, non si è compiuto. “Nel ricordo dolcissimo di un ragazzo che mi aveva incantato all'esame di Stato, abbraccio forte forte, a nome di tutta la nostra scuola, Rita e Rocco. Ciao Peter, campione di educazione e di sensibilità”, racconta il presidente della scuola media che aveva frequentato Peter, Franco Di Cecilia.