Si terranno lunedì alle ore 16 i funerali di Peter, il sedicenne di Gesualdo, morto ieri sera nel reparto di rianimazione dell'ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino . I genitori del giovanissimo, morto dopo 4 giorni di agonia, hanno dato l'autorizzazione per l'espianto e donazione degli organi. Peter era rimasto ferito da un colpo di arma da fuoco, lunedì pomeriggio. Tragico incidente o un gesto volontario, queste le due ipotesi su cui si basano le indagini, atto dovuto in questi casi. Soccorso il giovanissimo era stato portato insomma urgenza al Moscati, dove è stato operato nella notte tra lunedi e martedì scorso. Ieri sera alle ore 21 la commissione tecnica del Moscati ha ufficializzato la morte cerebrale del sedicenne. I genitori hanno acconsentito all'espianto e donazione degli organi. Un atto di straordinaria umanità che ha commosso tutta l'Irpinia. Lunedì i funerali di Peter si terranno alle ore 16 nella chiesa di San Nicola, a Gesualdo. Proclamato il lutto cittadino dal commissario prefettizio Franca Fico. Stamane gli alunni dell'Aeclanum, scuola che Peter frequentava con profitto, si sono ritrovati per pregare in silenzio. Centinaia di ragazzi davanti ai cancelli della scuola hanno ricordato Peter. Intanto il forum del giovani di Gesualdo sulla pagina social ricorda: "Ciao Peter, sappiamo che un silenzio è sacro quando non si hanno le giuste parole, speriamo tutti di non commettere peccato ricordandoti in poche righe. Giovane e gesualdino D.O.C.G come noi, sempre disponibile e sorridente come in quel Sant’Andrea pre Covid, perchè i tuoi valori erano saldi come la tua abilità in chimica e nelle materie scientifiche. Chissà se quel giovane sognatore che giocava a fare il pompiere riuscirà a spegnere questa tristezza diffusa, ardente ed angosciante, che da giorni accompagna in ogni momento i tuoi cari e tutto il paese.
Molti di noi ti conoscevano appena, altri sono stati compagni di vita e di emozioni, quando il vento della giovinezza soffiava forte tra i tuoi capelli e nessuna lacrima osava sfiorare il viso dei tuoi amici.
Ciao ancora Peter, siamo tutti convinti che hai già superato quella acrofobia che ti fece tremare sul cestello del camion e che da lassù sarai sempre vicino ai tuoi amati genitori e sorriderai ai tanti coetanei che mai dimenticheranno quel piccolo grande uomo andato via troppo presto".