Tutto come previsto, con i contagi che tornano a salire, in sole 24 ore, sopra quota mille e quattro morti. 190 i positivi solo nel capoluogo irpino. Ad Avellino è allerta e sono centinaia le famiglie isolate. L’ultimo bollettino dell’Asl parla di 1.196 contagi in tutta la provincia, con un tasso d’incidenza al 22,8%. Che è in inferiore al 30,1% del giorno prima, ma sono stati analizzati 5.261 tamponi. Poi i 4 morti, la strage di anziani che continua implacabile tra i due ospedali irpini. Ieri un 87enne di Avellino è morto al Moscati. Solo poche ore prima 3 le vittime al Frangipane di Ariano Irpino. I tutto sono attualmente 54 i malati coronavirus in ospedale tra Avellino e Ariano. E il peggio deve ancora venire perché l’effetto feste lo sconteremo e lo contabilizzeremo proprio in questo fine settimana. "Il peggio deve ancora venire - spiega il presidente dell'ordine dei medici Francesco Sellitto, che prevede per questi giorni un ulteriore impennata della curva dei contagi -. Faremo i conti in queste ore con una ulteriore risalita dei casi di covid".
Al Frangipane, ieri, intanto sono deceduti una 85enne di Vallesaccarda, un 81enne di Vallata, giunto in Pronto Soccorso in condizioni critiche e una 88enne di Flumeri. I ricoveri passano da 51 a 54. E si rallenta sui vaccini. Quarte dosi snobbate. Pochi i cittadini aventi diritto che si sono recati nei tre hub attivati per le somministrazioni. Solo 120 le iniezioni inoculate. Dunque, in due giorni sono 209 in tutto, la maggior parte (170) a persone con più di 80 anni. Una percentuale ancora troppa bassa (0,6 per cento) rispetto alla platea dei destinatari (circa 27mila).